E’ inquietante quanto emerge stamane sul tabloid britannico Times, secondo cui alcune app di incontri e di giochi d’azzardo sarebbero scaricabili da bambini, da minori, direttamente dall’App Store e dal Google Play Store, il negozio virtuale delle applicazioni di Apple e Big G. Tutta colpa, spiega il quotidiano d’oltre Manica, dell’errata classificazione delle stesse app, che non vengono segnalate come vietate ai minori di 18 anni. Stiamo parlando quindi di casinò online, jackpot e molte altre ancora, che sono state catalogata con una clamorosa svista.



Fra le molte, come detto in apertura, anche applicazioni di dating del tipo “App solo per adulti con estranei”, come si legge sul sito, ma anche Jackpot World. Ma problemi ci sono anche per Candy Crush, popolarissimo gioco per mobile, senza dimenticarsi di TikTok, l’applicazione al momento più scaricata al mondo e che consente di creare i famosi video brevi, i cosiddetti reels. Ad esempio TikTok, si sofferma ancora il Times, spiega che è scaricabile dai 12 anni in su, ma in realtà bisognerebbe avere 13 anni per poterla utilizzare. Lo stesso avviene per Matchington Manson, gioco che prevede degli acquisti in app, classificato come 12+, ma la politica di privacy segnala che si tratti di un gioco adatto solo dai 16enni in su.



APP DATING E GIOCHI D’AZZARDO, ETA’ ERRATA: LA DENUNCIA DI 5RIGHTS

Emergono poi anomalie fra stesse app se distribuite da Google e Apple, di conseguenza i minori sono di fatto “lasciati un po’ allo sbando”. Ad evidenziare le lacune, spiega ancora il Times, è stata la baronessa Kidron, fondatrice di 5Rights, gruppo di difesa dei bambini. In occasione dell’approvazione del Ddl Sicurezza Online in Gran Bretagna, la Kidron e 5Rights hanno scritto all’Ufficio del Commissario per l’informazione, chiedendo una maggiore verifica dell’età da parte di Apple e Google.



“Sono la madre di una ragazza di 17 anni – ha detto – ho controllato il suo iPhone ieri sera e anche l’App Store di Apple notando app di pornografia classificate 17+. Questa è la conseguenza di un mondo di app store non regolamentato”. Un portavoce del governo ha spiegato: “Proteggere i bambini dall’esposizione a contenuti dannosi è un’assoluta priorità. Valuteremo attentamente tutti gli emendamenti proposti, compreso quello della baronessa Harding, al disegno di legge”.