L’app Immuni rispetterà privacy e sicurezza degli italiani: queste le parole del ministro l’Innovazione e la digitalizzazione, Paola Pisano, nel corso dell’audizione di oggi al Senato. In vista del Consiglio dei Ministri in programma questa sera, il Governo è al lavoro per svolgere le verifiche sulla modalità di funzionamento dell’applicazione, la Pisano ha confermato che il percorso verso l’avvio dell’applicazione è in corso ed è frutto di interlocuzioni con Regioni e Ue. «Nessuno ha mai pensato che acquista una applicazione fosse come acquistare un’automobile chiavi in mano», ha precisato il ministro, che ha poi evidenziato: «Il sistema di contact tracing dipende dall’approvazione di una norma primaria, che fisserà i principi ai quali il Governo si dovrà attenere e che riservi la gestione di questa app ad un soggetto pubblico».
MINISTRO PISANO: “APP IMMUNI FUNZIONA CON ADESIONE 25-30%”
Dopo aver evidenziato che l’app Immuni funziona anche con un’adesione tra il 25 ed il 30 per cento, il ministro Paola Pisano ha spiegato che gli utenti non verranno mai geolocalizzati, considerando che l’applicazione registra «esclusivamente codici randomici inviti mediante Bluetooth». Il ministro ha inoltre chiaro che non ci sarà alcun tipo di braccialetto per chi non ha un cellulare, considerato come unico mezzo utile per la app e per il contact tracing. «Il proprietario dei dati dell’applicazione sarà il ministero della Sanità, i dati potranno essere utilizzato per studi epidemiologici», ha evidenziato ancora l’esponente grillina, che ha poi spiegato il perché della scelta ricaduta su Immuni: «L’app sembrava quella più avanzata dal punto di vista tecnologico e quella che rispondeva di più ai criteri europei».