«Prima di tutto, non so se avremmo un titolo per chiedere il Green Pass. Tecnicamente come facciamo? E come potremo capire se è vero o falso? Dobbiamo chiedere un documento? E poi ancora: possiamo vietare l’accesso ad un locale pubblico, ne abbiamo autorizzazione?»: queste domande poste provocatoriamente due giorni fa dal direttore del celebre Caffé Rosati in Piazza del Popolo a Roma risuonano ancora di più oggi con l’approvazione del Decreto Covid che ha reso di fatto obbligatorio (dal prossimo 6 agosto) l’uso del Green Pass all’interno dei ristoranti, bar e tutti i locali con pubblico (con una sola dose di vaccino e solo se ci si siede al tavolo). Sul tema del “titolo” per controllare oggi il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato le sue perplessità: «alcuni passaggi rendono difficile l’applicazione delle norme scelte. Chi controlla? E come viene fatto applicare? Non possiamo dare al barista e al ristoratore l’onere di fare il bodyguard, su questo lo Stato ci deve essere».
In merito invece alle modalità di controllo dei Green Pass, il portale ufficiale dove è possibile scaricare la propria Certificazione verde COVID-19 – https://www.dgc.gov.it/web/ – illustra nel dettaglio come potranno avvenire le verifiche e i controlli nei singoli esercizi ove sarà richiesto l’ingresso con Green Pass (o tampone negativo). Il processo di verifica delle Certificazioni verdi COVID-19 prevede l’utilizzo della app di verifica nazionale VerificaC19, installata su un dispositivo mobile: tale app consente di verificare «l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore». L’app VerificaC19 è conforme alla versione europea ma allo stesso tempo «ne diminuisce il numero di dati visualizzabili dall’operatore per minimizzare le informazioni trattate».
CHI PUÒ CONTROLLARE IL GREEN PASS (E COME)
Capire come avviene la verifica è piuttosto semplice: avviene in 4 passaggi fondamentali che tutti i gestori dovranno approntare nelle prossime settimane.
1- La Certificazione è richiesta dal verificatore all’interessato che mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo).
2- L’App VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.
3- L’App VerificaC19 applica le regole per verificare che la Certificazione sia valida.
4- L’App VerificaC19 mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa.
Al termine della verifica, il cliente su richiesta del verificatore dovrà esibire un proprio documento di identità valido ai fini della verifica anagrafica sui dati presenti nel Green Pass e presenti poi nell’App (gratuita e scaricabile su tutte le piattaforme di applicazioni online). Per capire invece chi sono gli operatori che potranno verificare la Certificazione viene in soccorso ancora il focus del portale DGC:
– I pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.
– Il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi iscritto nell’elenco di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.
– I soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
– Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
– I gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
Qui invece è possibile trovare tutte le informazioni sulle multe previste per chi – cliente o esercente – utilizzasse il Green Pass in maniera irregolare.