Con l’avanzare dell’età gli apparecchi acustici diventano uno strumento fondamentale per poter migliorare la propria quotidianità. Eppure, nonostante la sua utilità, rappresenta da sempre un tabù. Come se il doverli indossare costituisca una vergogna. In quest’ottica le aziende produttrici hanno cercato di migliorarne sempre più l’estetica, al punto da renderli anche quasi invisibili. Ma le migliorie non si sono fermate qui. Esistono anche apparecchi capaci di tradurre nell’orecchio dell’interessato in lingua straniera.



Il Frankfurter Allgemeine si è concentrato sui dati della Germania, riportando come siano circa 3,7 milioni le persone che indossano apparecchi acustici, mentre 1,7 milioni di persone dovrebbero indossarne uno perché il loro udito è pessimo ma temporeggiano prima di farne richiesta. Questo report è stato reso noto dall’associazione federale degli audioprotesisti. “Di solito ci vogliono tra i cinque e i sette anni prima che i problemi di udito vengano riconosciuti e venga acquistato un apparecchio acustico” riferisce Eberhard Schmidt, che è stato eletto presidente della Gilda degli Acustici.



APPARECCHI ACUSTICI TRADUTTORI (E NON SOLO)

Per chi necessita di apparecchi acustici il top dell’innovazione è rappresentato da quegli strumenti che permettono perfino di ricevere traduzioni nell’orecchio, riportando in lingua straniera non solo singole frasi ma anche intere conferenze. Esistono poi anche modelli pensati per chi ama la musica, in modo da poterla ascoltare in cuffia, e tipologie che fungono perfino da contapassi.

Un aspetto su cui si è lavorato negli anni per implementare la comodità e la funzionalità degli apparecchi acustici è poi quello delle batterie. Un ampio utilizzo potrebbe portare ad una continua sostituzione delle stesse. Ecco perchè sempre più utenti preferiscono spendere cifre leggermente più alte per poter avere apparecchi che si ricaricano. Oppure non sono nemmeno costretti a spenderle, dato che, come riporta sempre Schmidt, attualmente, le persone ipoacusiche ricevono un rimborso di 750 euro per un apparecchio acustico (per orecchio) già ad alta tecnologia, con microfoni direzionali che trasmettono bene il parlato, oltre a una tariffa forfettaria per l’assistenza. Il rischio è solo rappresentato da una concorrenza eccessivamente economica che però non garantisce apparecchi efficienti, risultando anche dannosi per la salute dell’orecchio.