IN ARRIVO NUOVE NORME DEL VATICANO SULLE APPARIZIONI: L’ANNUNCIO IL 17 MAGGIO 2024

Il prossimo 17 maggio 2024 il Vaticano presenterà ufficialmente le nuove norme in materia di apparizioni e fenomeni soprannaturali, per mano del Dicastero per la Dottrina della Fede: lo spiega l’ANSA riportando alcune anticipazioni in merito alle nuove norme «per discernere su apparizioni ed altri fenomeni soprannaturali». Si tratta nello specifico di regole e pratiche da adottare per valutare una veridicità ed «effettiva soprannaturalità» dei fenomeni non spiegabili come appunto le presunte apparizioni della Madonna.



Il nuovo “codice” del Vaticano sarà introdotto e presentato venerdì 17 maggio prossimo in conferenza stampa con il cardinale Victor Manuel Fernandez (prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede) e da mons. Armando Matteo, teologo di fiducia di Papa Francesco. Secondo quanto filtra da Oltretevere, le nuove norme sulle apparizioni sarebbero sopratutto una sorta di “stretta” dopo i tanti casi anche negli ultimi anni dove clamori mediatici si sono “mischiati” ad effettivi fenomeni legati alla fede reale. Dopo il caso Trevignano (e non solo), la Santa Sede è voluta correre ai ripari per poter meglio discernere sui fenomeni presunti soprannaturali, mettendo in guardia tanto gli uomini di Chiesa quanto i semplici devoti e coinvolti nei casi misteriosi.



MEDJUGORJE, TREVIGNANO E NON SOLO: LE ANTICIPAZIONI DEL VATICANO PER APPARIZIONI E FENOMENI SOPRANNATURALI

«Le apparizioni? Uno strumento della devozione mariana che non sempre è vero. A volte sono immagini della persona»: così spiegava nettissimo Papa Francesco nell’intervista a “A Sua immagine” sulla Rai nel giugno 2023, con riferimento implicito al caso mediatico della presunta “Madonna di Trevignano”, vicenda poi definita nettamente dall’intervento della Diocesi di Civitacastellana. Per il vescovo mons. Marco Savi, il caso di Trevignano ha visto in serie «falsità, spergiuri, testimonianze non concordanti, errori dottrinali, inattendibilità emersa dalle perizie psichiatriche, e anche del sospetto di attività di lucro». La sedicente veggente Gisella Cardia non è stata ritenuta tale dalla Chiesa, tanto che è stato proclamato come decreto ufficiale che quelle di Trevignano non sono apparizioni mariane.



Papa Francesco riconosce come nella storia alcune apparizioni mariane sono state reali e riconosciute infatti dalla Chiesa (Lourdes e Fatima i casi più famosi), ma un criterio buono da tenere a mente è se la Madonna si faceva tramite di Cristo: «quando la devozione mariana è incentrata troppo su se stessa non va bene. Sia più incentrata sulla Madonna che su chi vede. Non va bene sia incentrata sulla persona devota che sulle persone che la portano avanti», sottolineava ancora il Santo Padre nell’intervista a Lorena Bianchetti.

Tra le anticipazioni emerse sulle nuove norme in arrivo dal Vaticano, vi sono inserimenti nei criteri di «vaglio, analisi ed eventuale accettazione o respingimento dei casi»: il clamore mediatico resta un tema a cui sempre dare profonda attenzione in modo che non sia un criterio unico per “approvare” o “smentire” eventuali visioni mariane. Seguendo sempre l’indirizzo del Papa che più volte ha ricordato come la Madonna «non è una impiegata delle Poste», sarà approfondito quanto già la Commissione Ruini sulle apparizioni a Medjugorje aveva visionato e dibattuto nello scorso decennio: sul fenomeno soprannaturale dei veggenti della “Gospa” la Chiesa ha sospeso il giudizio in attesa della conclusione delle apparizioni, anche se tanto Benedetto XVI quanto Papa Francesco hanno sempre salvaguardato il “caso Medjugorje” sul piano pastorale, apprezzando gli effetti di testimonianze e conversioni “sgorgate” dalle migliaia di pellegrini giunti nel paesino bosniaco. Non lo stesso si può dire di altri casi più recenti, come appunto Trevignano o anche a Malta, in Egitto e negli Stati Uniti: anche per questi motivi il Vaticano è voluto intervenire con nuove norme che tra 10 giorni saranno pubblicate sul sito della Santa Sede.