Appeal, la rivista immaginaria di Made in Italy, non fallisce. Nell’ultima puntata della serie, infatti, la redazione riesce a sfangarla, anche se – alla fine – si ritrova ancora una volta in una situazione critica con l’abbandono di Rita, che decide di andarsene per stare più vicina a suo figlio Simone e, soprattutto, con la morte del direttore Frattini. Quest’ultimo era malato da tempo, dunque un epilogo del genere non era difficile da immaginare. Ciò non toglie che il lutto contribuisca comunque a scombussolare gli ordini interni al giornale, ritrovatosi così, da un giorno all’altro, senza un capo e senza nemmeno una redattrice esperta (vedi la Pasini) che possa trainarlo in maniera più salda e autorevole. La direzione passa invece nelle mani di Irene, già alle prese con una gravidanza che per ora intende tenere nascosta. Riuscirà a conciliare gli impegni con le sue priorità da mamma? (agg. di Rossella Pastore)
La rivista Appeal di Made in Italy fallisce? L’idea di Irene
Nell’ultima puntata di Made in Italy, Appeal, la rivista di moda per cui lavora Irene (Greta Ferro) sembra irrimediabilmente destinata al fallimento. È proprio Irene a prendere le redini della situazione, cercando in qualche modo di risollevarne le sorti. Ma ci riuscirà veramente? Dopo l’addio alla redazione di due delle loro firme di punta – che hanno deciso di lasciarli per fondare un giornale a loro rivale – Irene e gli altri hanno anche perso i fotografi, il che – per un magazine di moda – costituisce inevitabilmente un grave problema. A un tratto, la protagonista si ritrova fra le mani un dépliant di Fiorucci, e così prende la decisione di partecipare alla sfilata del celebre stilista che si terrà a New York. Il suo obiettivo è quello di ampliare la sua agenda di contatti: stando a quanto si è visto fino a ora, ci sta riuscendo benissimo. Una delle prime persone con cui riesce a parlare, peraltro, è proprio Elio Fiorucci.