L’Appello per la Chiesa e per il mondo continua a far discutere, in particolare nel mondo cattolico: la lunga e approfondita analisi della situazione mondiale che si sta creando in questa pandemia di Coronavirus ritiene che siano in pericolo libertà e diritti umani fondamentali e lancia dunque un allarme che divide le opinioni, ma di certo non può lasciare indifferenti.
La Germania è uno dei Paesi in cui più si discute di questo Appello, anche perché molti dei più illustri firmatari sono prelati tedeschi, a cominciare dal cardinale Gerhard Ludwig Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Hanno firmato l’Appello, il cui motto è tratto dal Vangelo di Giovanni (“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”, 8, 32), tra gli altri anche l’ex nunzio a Washington, il vescovo italiano Carlo Maria Viganò, il cardinale Joseph Zen di Hong Kong, il vescovo texano Joseph Strickland del Texas e il vescovo Athanasius Schneider, ausiliare dell’Arcidiocesi di Astana in Kazakistan, mentre il cardinale Robert Sarah pur condividendo almeno in parte il contenuto dell’Appello ha preferito non firmarlo.
APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO: GELO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TEDESCA
Le reazioni ufficiali sono in effetti quasi sempre improntate alla massima cautela. Ad esempio Georg Bätzing, il presidente della Conferenza episcopale tedesca (DBK) e vescovo di Limburgo, non ha voluto commentare in dettaglio questo Appello per la Chiesa e per il mondo. La valutazione della pandemia da parte della DBK differisce “in maniera profonda” da quella dei firmatari dell’Appello, ha comunque affermato Bätzing – riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung – facendo capire che vi è una profonda diversità di vedute.
D’altronde per la Chiesa in Germania questo non è un periodo facile, perché si percepisce una spaccatura davvero molto profonda fra “conservatori” e “progressisti” di tendenza spesso “simil protestante”. Tra i progressisti, il movimento laicale cattolico “We are Church” ha espresso domenica il proprio “orrore” per il fatto che alti prelati come il cardinale Müller possano essere “scagnozzi” dei “teorici della cospirazione”.
Dallo stesso Vaticano, non c’è stata ancora una risposta ufficiale all’Appello per la Chiesa e per il mondo fino a questo momento: cadrà tutto nel silenzio o vi saranno sviluppi?