Un incendio per paura di un ragno, o almeno questa è la versione ufficiale. Un uomo dello Utah è stato arrestato questa settimana dopo aver appiccato un incendio, che a suo dire sarebbe avvenuto mentre cercava di uccidere un ragno usando un accendino. Questa è la versione del 26enne Cory Martin: è questo quanto ha detto all’ufficio dello sceriffo locale. L’uomo “è stato trovato dove è scoppiato l’incendio e ha detto alla polizia di aver cercato di uccidere un ragno con un accendino e nel frattempo ha appiccato un incendio” ha spiegato lo sceriffo della contea dello Utah in un post su Facebook.
Come ha proseguito poi lo sceriffo nella spiegazione, il 26enne era in possesso di marijuana. Secondo molti, infatti, l’incendio sarebbe scoppiato proprio mentre l’uomo stava accendendo uno spinello. Le fiamme hanno ricoperto 60 acri del territorio della città di Springville, al sud della capitale dello stato Salt Lake City.
L’uomo in possesso di marijuana
Lo stato degli Stati Uniti, di recente è stato vittima di una grave siccità. Insieme a gran parte del sud-ovest del Paese, gli Stati Uniti stanno combattendo con un fenomeno bidecennale che secondo gli scienziati è stato amplificato dal cambiamento climatico e che porta a frequenti incendi. L’incendio in questione è scoppiato martedì vicino alla città di Springville, un’ora a sud della capitale dello stato Salt Lake City, dopo che l’uomo ha spiegato che stava provando ad uccidere un ragno. Le fiamme coprivano 60 acri. L’incendio è stato contenuto per il 90% entro mercoledì, secondo quanto riportato da Utah Fire Info.
Cory Martin è stato arrestato “per incendio sconsiderato, un reato di classe A, possesso di marijuana e possesso di accessori per la droga, entrambi reati di classe B”, come ha spiegato l’ufficio dello sceriffo. L’uomo è stato poi rilasciato su cauzione. Alcuni utenti sui social hanno ironizzato sulla questione, considerando che Martin era in possesso di marijuana: “Ho una buona idea di cosa stesse facendo con quell’accendino”. “Non abbiamo potuto provare quello che stai pensando”, ha risposto l’ufficio.