Starebbe per saltare l’accordo fra il gigante del tech, Apple, e l’altrettanto gigante della finanza, Goldman Sachs, in merito alla gestione della carte di credito di Cupertino. Come si legge su Wired le due multinazionali si sono accordate solamente tre anni fa, con un’estensione della collaborazione fino al 2029 siglata lo scorso anno, ma evidentemente in questi ultimi 12 mesi qualcosa è cambiato, visto che la partnership è ormai prossima a terminare. A segnalarlo è una fonte autorevole, gli americani del Financial Times, secondo cui la decisione di tagliare il rapporto sarebbe partita dall’istituto di credito, che avrebbe chiesto la separazione in quanto l’operazione di “mantenere” la carta di credito di Apple non è più profittevole e starebbe agendo in perdita.



Apple ha quindi risposto presentando una proposta per rescindere il contratto attuale entro un anno, ma il termine è valido solamente se la società di Cupertino sarà in grado di trovare un’altra banca, di modo da poter mantenere attivi i due servizi al momento operativi con Goldman Sachs, leggasi la carta di credito, lanciata nel 2019, e il conto corrente che invece è stato lanciato quest’anno.



APPLE E GOLDMAN SACHS: ACCORDO SULLE CARTE DI CREDITO VERSO LA FINE. OCCHIO AD AMERICAN EXPRESS E A SYNCHRONY FINANCIAL

Stando a quanto emerso pare che GS abbia già provato a sondare il terreno con American Express, leader mondiale delle carte di credito, ma la compagnia avrebbe risposto per ora in maniera non positiva, dimostrandosi titubante ad impegnarsi in tale azione per via dei tassi di perdita del programma.

Avrebbe inoltre mostrato interesse Synchrony Financial, il maggior fornitore di carte di credito per le attività commerciali negli Stati Uniti. Si tratta di un’azienda, quest’ultima, che si era fatta avanti con la Mela fin dal lancio dell’iniziativa presentando un’offerta alternativa a Goldman Sachs. Apple per ora tace, limitandosi a dire che continuerà “a innovare e offrire ai consumatori i migliori strumenti e servizi”, e lo stesso ha fatto Goldman Sachs, rifiutandosi di commentare qualsiasi notizia.