Dopo Netflix e Disney+ anche la piattaforma streaming di Cupertino, Apple TV+, ha comunicato un aumento dei prezzi degli abbonamenti. Nonostante la piattaforma sia senza dubbio meno frequentata rispetto alle altre due, (ma non per questo di minor qualità), il numero di abbonati è considerevole di conseguenza si tratta di una notizia che interessa molte persone. Come spiega Everyeye, di recente è stato annunciato un aumento di prezzo in America per la piattaforma della Mela, fino a 12,99 dollari in più al mese. Subito dopo è stato ufficializzato il rincaro anche per l’Italia, con l’abbonamento che sale da 6.99 euro al mese fino a 9,99, o eventualmente da 69 a 99 euro per l’abbonamento annuale.



Le motivazioni di tale aumento vanno ritrovate molto probabilmente a seguito degli accordi raggiunti in quel di Hollywood dopo lo sciopero degli sceneggiatori che ha paralizzato per diverso tempo il settore, senza dimenticarsi le altre manifestazioni ancora in atto in California. Bob Iger, CEO di Disney, lo scorso mese di agosto aveva spiegato che: “La nostra strategia dei prezzi vale solo per quest’anno, abbiamo aumentato i prezzi in quasi 50 Paesi in tutto il mondo per riflettere meglio il valore delle nostre offerte e l’impatto sull’abbandono e sulla fidelizzazione ha superato le nostre aspettative”.



APPLE TV+, AUMENTATI I PREZZI ABBONAMENTI: ECCO IL NUOVO LISTINO: UN NUOVO ADEGUAMENTO DOPO DISNEY+ E NETFLIX

Quindi aveva aggiunto: “Nelle prossime settimane, rilasceremo ulteriori dettagli riguardanti i prossimi aumenti dei prezzi dello streaming”, sottolineando che: “Mantenere l’accesso ai nostri contenuti per un pubblico quanto più ampio possibile è la nostra priorità. Ecco perché i prezzi per le nostre offerte Disney plus e Hulu supportate da pubblicità standalone saranno rimane invariato”.

Netflix, invece, in una lettera inviata agli azionisti, aveva spiegato che: “Anche se per lo più abbiamo sospeso gli aumenti di prezzo mentre lanciavamo la nostra condivisione a pagamento, il nostro approccio generale rimane lo stesso: una gamma di prezzi e piani di abbonamento per soddisfare un’ampia gamma di esigenze e, poiché offriamo più valore ai nostri membri, di tanto in tanto chiediamo loro pagare un po’ di più”. Insomma la questione è chiara: più contenuti e più qualità devono essere pagati di più, tra l’altro in un periodo di inflazione e di crisi economica, di conseguenza anche le ricchissime piattaforme streaming come Apple Tv+ non possono fare altro che adeguare il costo dei loro abbonamenti.