L’Apple Watch potrebbe essere uno strumento formidabile nello scoprire in anticipo i casi di coronavirus. Ad evidenziarlo sono stati due recenti studi clinici che hanno appunto dimostrato come l’orologio intelligente di Cupertino sia in grado di rilevare la malattia con un anticipo di sette giorni rispetto alla comparsa dei primi classici sintomi del covid, con tutto ciò che ne consegue. Attenzione, nessuno sta dicendo che l’Apple Watch sia diventato improvvisamente magico, ma semplicemente che sarebbe in grado di segnalare anche minime variazioni nell’analisi del battito cardiaco, che potrebbero appunto fra presagire una comparsa imminente del covid.
Dallo scorso 29 aprile 2020 al successivo 29 settembre, 300 operatori sanitari hanno indossato gli Apple Watch così come richiesto dai ricercato del Mount Sinai Health System, e attraverso il monitoraggio della frequenza cardiaca, (il tempo che passa da un battito all’altro del cuore), si è appunto scoperto chi stava per avere il covid o meno. «Sapevamo già – le parole di Rob Hirten, professore di medicina presso la Icahn School of Medicine presso il Mount Sinai, riportate dai colleghi di Gq – che i dati sulla variabilità della frequenza cardiaca cambiano con lo sviluppo dell’infiammazione nel corpo e il Covid è un evento incredibilmente infiammatorio. Il nostro obiettivo era utilizzare strumenti per identificare i contagi al momento dell’infezione o prima che le persone sapessero di essere malate».
APPLE WATCH SCOPRE IN ANTICIPO IL COVID: “UNA BUONA BASE DI PARTENZA”
Alla stessa conclusione è giunto uno studio svolto dall’università di Stainford, e che ha visto coinvolto anche Garmin e Fitbit oltre ad Apple Watch: in questo secondo studio i casi di covid sono stati previsti fino a ben 9 giorni prima la comparsa dei classici sintomi del coronavirus. Nel dettaglio, due/terzi dei positivi del campione analizzato sono stati previsti in media con 4-7 giorni di anticipo: «Abbiamo impostato un sistema di allarme – le parole del professore di Stanford, Michael Snyder – che avvisa in caso di cambiamento significativo e prolungato del valore. Serve ancora tempo e sviluppo, ma potrebbe essere una buona base di partenza per una corretta implementazione del test all’interno di questo tipo di dispositivi».