La normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele, per i quali gli Usa stavano facendo da mediatori già prima dell’inizio del conflitto con Hamas, sta riprendendo dopo una lunga pausa. Ora durante l’incontro avvenuto tra il Segretario di Stato Anthony J Blinken e alcuni rappresentanti diplomatici sauditi sono state stabilite alcune condizioni, fondamentali per riprendere un dialogo, la prima e più importante è la dimostrazione di una disponibilità all’apertura nei confronti della della creazione di uno stato palestinese.
Questo è stato anche il principale argomento durante la visita di Blinken a Tel Aviv, nella quale, come riporta il New York Times, ha ribadito: “Israele ha reali possibilità di rafforzare i legami con l’Arabia Saudita, cercando di trovare una soluzione politica che ponga fine alle violenze e rallenti i combattimenti a Gaza“. Tutti i colloqui avvenuti fino ad ora sono stati orientati verso una disponibilità al dialogo e alla ripresa delle relazioni, tuttavia servirà una premessa importante e cioè un segnale che possa dimostrare una volontà di ristabilire la pace.
Normalizzazione rapporti tra Arabia Saudita e Israele, Blinken: “Fine delle violenze a Gaza sarà condizione fondamentale”
Il Segretario di Stato Usa sta facendo da mediatore per una normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Riprendendo il dialogo che era già iniziato prima del 7 ottobre, negli incontri ora si chiede soprattutto di terminare le violenze e prevedere la possibilità di contribuire alla creazione di un vero stato della Palestina. Ipotesi che però, al momento, è stata scartata dal governo israeliano. E sembra sempre più remota, perchè anche se come sottolineato più volte da Netanyahu, non c’è l’intenzione di uno sfollamento di massa e reinsediamento altrove dei civili, una risoluzione richiederà tempo e: “Non accadrà da un giorno all’altro che i palestinesi possano tornare nelle loro case“.
Le prospettive di un accordo a tre, che a fine settembre sembravano reali ed imminenti, ora sono notevolmente affievolite. Ma l’apertura da parte del principe Moḥammad bin Salman farebbe sperare, non solo per una maggiore connettività tra nazioni in Medio Oriente, ma soprattutto per una spinta verso l’integrazione e una nuova politica di più ampio respiro.