«Siamo uno strano Paese, un mix di autolesionismo e virtuosismo, per una volta sarebbe bello che tutti ci accorgessimo che siamo stati straordinari, che i fatti hanno prevalso sulle chiacchiere e che il virtuosismo e la solidarietà hanno pagato. Se ce lo ricordassimo tutti i giorni sarebbe un bene», ha spiegato stamattina in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. Il giorno dopo la riaperture delle Regioni e la fine del lockdown, l’uomo scelto dal Premier Conte per guidare la fase di reperimento materiale e normare il costante approvvigionamento di Dpi e strumenti anti-contagio fa il punto della situazione di questi ultimi 3 mesi:
«Ieri abbiamo riconquistato un’altra parte, l’ultima delle nostre libertà, dopo 84 giorni l’Italia si è ritrovata più unita e più libera. Questo non è un risultato piovuto dal cielo né una scelta irresponsabile, ma il frutto dei sacrifici di tutti gli italiani, delle scelte del governo e delle capacità di applicarle», spiega ancora Arcuri citando anche Calamandrei «la libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. Ora dipende dai nostri comportamenti». Sul tema, entro il 31 dicembre 2020 secondo l’annuncio di Arcuri un terzo degli italiani saranno stati sottoposti a tampone: «Il tampone non è un passaporto di immunità, ma una fotografia di un momento. Ma facendo tante fotografie cercheremo di costruire sceneggiatura. Nel Lazio finora sono stati fatti in media 3.803 tamponi al giorno e passeremo fino a 6.328, in Lombardia da 12.159 passeremo a 21.336».
COMMISSARIO ARCURI: IL PUNTO SU MOVIDA, APP IMMUNI E MASCHERINE
In ottica fase 3, il commissario Arcuri introduce punto per punto tutte le decisioni del Governo assieme al Cts per i vari settori anti-Covid-19: sulle mascherine, il presidente di Invitalia annuncia che da oggi è già cominciata la distribuzione dei Dpi nei nei 3.955 istituti in cui si terranno gli esami di maturità «manderemo 5,2 milioni di mascherine per fare in modo che i ragazzi possano fare gli esami di maturità in sicurezza. Diamo volentieri questo contributo e ci stiamo preparando a dotare tutte le nostre scuole di mascherine per la riapertura a settembre».
Non solo, nei prossimi giorni si arriverà a circa 2 miliardi di mascherine prodotte, con un “vanto” personale che Arcuri sottolinea in questo risultato «Ci sono 22 aziende italiane che hanno sottoscritto con noi contratti, ci forniranno 1 mld 876 mln di mascherine, nei prossimi giorni se ne aggiungono altre 4. E così supereremo i 2 mld di mascherine italiane. Il costo medio di queste mascherine è di 42 centesimi, cioè nove centesimi inferiore al prezzo calmierato. 85 giorni fa non c’era nessuna fa nessuna mascherina prodotta in Italia».
Come già anticipato ieri, l’App Immuni sarà attiva pienamente in tutta Italia dal 15 giugno prossimo mentre è già scaricata negli ultimi due giorni da 1 milione e 10 mila cittadini italiani: «Ribadisco che la app è anonima, non consente la geolocalizzazione, è totalmente sotto il controllo italiano, i dati anonimi sono nella disponibilità di un’infrastruttura gestita e posseduta da un’azienda interamente di proprietà dello Stato. L’applicazione è da due giorni e mezzo in fase di introduzione e sperimentazione: la sperimentazione serve proprio a fare in modo che possa giungere nel modo più semplice a conseguire l’obiettivo, che è il numero massimo di italiani che la usa contemporaneamente, indipendentemente dai device».
Capitolo finale dedicato alla movida e al distanziamento fisico che resta un punto cardine dell’azione di Governo per la prevenzione dal coronavirus: «Le manifestazioni politiche dei giorni scorsi diventate assembramenti? Mi hanno fatto più effetto gli assembramenti dei giovani nelle piazze della capitale senza il dovuto distanziamento. Approfitto per un appello ai giovani perchè si godano la libertà, ma anche con una mascherina si può farlo».