Nuovi aggiornamenti sull’app Immuni direttamente dal commissario Domenico Arcuri. Intervenuto in n audizione alla Commissione Giustizia al Senato, il numero di Invitalia ha spiegato: «All’attuale stato dell’arte, la app verrà messa in campo a cavallo della fine di questo mese». Arcuri ha poi evidenziato che l’applicazione «in questo momento è in fase di testing, sarà messa a sistema e fruibile per i cittadini a cavallo della fine del mese di maggio». Confermato, dunque, quanto anticipato nei giorni scorsi dal ministro Paola Pisano: tra dieci-dodici giorni l’app sarà a disposizione dei cittadini, anche se ormai la Fase 2 è già iniziata. Un ritardo dipeso da vari fattori, ma non vanno dimenticati i dubbi legati alla privacy dei futuri utenti, basti pensare alle criticità rilevate negli scorsi giorni dal Copasir



ARCURI: “APP IMMUNI DA FINE MAGGIO”

Nelle scorse ore è arrivato il monito del virologo Pregliasco – «senza app e tamponi, le riaperture diventano più rischiose» – ma c’è un altro dato da non sottovalutare: come riporta Il Sole 24 Ore, il ministero della Salute non ha ancora inviato la relazione al Garante della Privacy. L’app Immuni non potrà essere utilizzata senza il via libera dell’Authority: il decreto Bonafede prevede che il titolare del trattamento – il Ministero della Salute – debba mandare al Garante una «valutazione di impatto sulla protezione dei dati» e si tratta di una procedura obbligatoria in tutti i casi in cui un trattamento dati può delineare un rischio per diritti e libertà delle persone fisiche-. Il quotidiano mette inoltre in risalto che, una volta ricevuto il documento, è necessaria una verifica del Garante, che potrebbe anche chiedere delle modifiche…

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