«Decrescono i ricoverati e aumentano i guariti» così spiega il commissario all’emergenza Domenico Arcuri aprendo la conferenza stampa settimanale. La curva va per affievolirsi ma c’è un’altra buona notizia: «il numero degli italiani in terapia intensiva è inferiore a quello del giorno precedente, sono segni di speranza e di testimonianza che la molteplicità progressiva di misure che il Governo ha messo in campo per contrastare l’epidemia sta iniziando a produrre i loro effetti». Il 3 novembre l’Italia è stata divisa in 3 colori differenti: «serviva del tempo», ricorda Arcuri e così oggi «finalmente i dati vanno consolidandosi e ci confermano che la responsabilità degli italiani resta molto alta». In secondo luogo, questo “nemico” che è il Covid «stiamo imparando a conoscerlo e anche le possibilità se non di fermarlo ma almeno di attenuarlo e contenerlo», non si è ancora in grado di battere il Covid, «serviranno i tanti vaccini che sono ormai al proscenio. Quello sarà il momento definitivo perché questa triste pagina potrà essere girata e relegata nel passato». Il Covid-19 è ancora presente e per il Commissario la guardia non va abbassata: «misure funzionano ma il virus circola ancora» e servirà ancora del tempo. I morti sono ancora tanti – 822 nelle ultime 24 ore – e gli effetti restano drammatici, ma «la curva dei contagi si sta raffreddando e congelando». Si conferma la distribuzione e la gravità dei contagi: 95,2% sono in isolamento domiciliare (asintomatici o paucisintomatici), il 4,2% sono ricoverati in ospedali, lo 0,5% in terapia intensiva «questi numeri sono nettamente migliori rispetto alla prima ondata».



VACCINI, COVID HOTEL E SIRINGHE: I TEMI IN CONFERENZA

La Presidente Von der Leyen ha annunciato la sottoscrizione del contratto con i vaccini Moderna (80 milioni in arrivo nei prossimi mesi): «siamo alla vigilia della più grande campagna di vaccinazione su scala globale che la storia ricordi», spiega ancora il Commissario all’emergenza Covid-19. Sono stati poi chieste 154 milioni di siringhe e aghi (3 tipi e 6 tipi diversi, rispettivamente) sul mercato e «attendiamo i primi risultati, rimarremo silenziosi davanti alle polemiche su ritardi e responsabilità che già ci contestano». Arcuri ha lanciato la gara pubblica per diluenti che si accompagneranno ad alcune qualità dei vaccini: il Ministero della Salute in Parlamento illustrerà il piano vaccini la prossima settimana, con Arcuri che commenta «siamo certi che tutti comprendano la puntualità e complessità di questo lavoro. Tutte le Regioni hanno risposto ai primi quesiti che gli abbiamo posto, per il primo vaccino Pfizer che è molto complesso per la distribuzione e conservazione (in carico all’azienda produttrice, ndr) sono già individuati i 300 siti dove poter svolgere le vaccinazioni». Il 60% dei 300 presidi regionali hanno già una cella frigorifera con caratteristiche valide per conservare il vaccino Pfizer più a lungo; sul fronte Covid Hotel, «nessuna regione ci ha manifestato l’esigenza per intervenire per rafforzare la rete dei Covid Hotel sia perché hanno già provveduto a rafforzare o perché non ritengono necessario averli», specifica il Commissario Arcuri. La curva dei contagi si sta affievolendo e congelando, conclude il presidente di Invitalia ma «non passi l’idea che il virus sia finito, è ancora lì e non dobbiamo commettere gli errori che nel passato abbiamo commesso. Il miglior regalo di Natale è tenere alta la guardia, specie nelle prossime feste: dobbiamo metterci in condizione di attendere con minore ansia e minore preoccupazione l’arrivo dei vaccini».



LE DOMANDE AL COMMISSARIO ARCURI

Distribuzione vaccini non solo Pfizer e rebus-scuola

«Stiamo lavorando al disegno di 2 modelli di distribuzione: il primo è il “freeze” (per Pfizer), il secondo è “cold” per tutti gli altri vaccini in arrivo nella seconda parte di gennaio». Sulla scuola invece Arcuri aggiunge «le misure funzionano e ci sarà tempo nelle prossime settimane per discutete anche delle riaperture, sempre evitando recrudescenze del contagio».

 

App Immuni: manca il call center nazionale e il progetto non sembra funzionare

«Stiamo lavorando sul call center (dal 24 ottobre scorso, ndr) e sarà pronto nei prossimi giorni. Al momento l’App non ha sortito risultati in termini di discovery dei contagiati che attendavamo, ma prima di comprendere le ragioni io vorrei analizzarlo più a fondo. Penso che Immuni sia molto importante ma serve la mutua collaborazione tra l’app e chi la scarica, non sono sicuro che questo accada ovvero che ai download corrisponda un uguale numero del corretto funzionamento. Ci sono stati 10 mln di download ma non ha sortito risultati attesi su rilevamento positivi. Non sono però sicuro che ai download corrisponda un uguale numero di utenti che usino correttamente l’App»



 

Bando siringhe il 23 novembre: da dove le prendiamo? Tempi di consegna, mancano le date: entro quando le aziende porteranno i materiali?

«Sono certo che il 9 dicembre noi sapere quali e quanti di questi prodotti sono stati offerti al Governo e così sapremo dare nel dettaglio tutte le informazioni necessarie sulle aziende coinvolte. I tempi di consegna li sapremo nelle prossime settimane: confidiamo che nel tempo in cui inizia e procede la vaccinazione progressivamente arriveranno tutte le siringhe e aghi necessari»

 

Le responsabilità ed errori di cui si parlano sono solo dei cittadini?

«Qualora noi allentassimo troppo le misure semplicemente a valle dei primi dati confortanti, commetteremmo un errore: io confido che questo non accadrà. Errori cittadini? Siamo riconoscenti agli italiani per i sacrifici che stanno facendo, preferisco l’autocritica dunque»

LA CONFERENZA STAMPA DI ARCURI

Si rinnova l’appuntamento anche per questo giovedì con il Commissario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: la conferenza stampa con tutti gli aggiornamenti sulle attività di contenimento e contrasto alla pandemia andrà in diretta video streaming sulla pagina YouTube di Invitalia a partire dalle ore 19.30. In questa forte seconda ondata di Covid-19 i punti stampa con il Commissario hanno rappresentato un aggiornamento costante sia sul fronte sanitario – rafforzamento ospedali, materiali, terapie intensive e mascherine – sia un commento sui prossimi step epidemiologici che si appresta a varare il Governo settimana dopo settimana. 7 giorni fa Arcuri presentò le prime bozze del piano sui vaccini anti-Covid, tema poi ripreso lo scorso 23 novembre intervenendo in audizione alla Commissione Bilancio di Camera e Senato: il Commissario ha spiegato che la quota che l’Unione Europea ha destinato all’Italia per l’acquisto dei vaccini ammonta a 94.034.176 euro. «Il meccanismo di acquisizione e contrattualizzazione dei vaccini avviene all’interno di un pool dell’Unione Europea che raggruppa tutti i paesi che hanno sottoscritto l’accordo», ha spiegato Arcuri nel ribadire come saranno comunque poste delle priorità ad operatori sanitari e persone più fragili per il reperimento delle prime dosi di vaccino.

TUTTI I POSSIBILI TEMI DELLA CONFERENZA DI ARCURI

Venendo ad oggi, il Ministero della Salute con il viceministro Pierpaolo Sileri ha spiegato proprio nelle scorse ore come «auspicabilmente se si inizierà a fare vaccini a gennaio/febbraio sarebbe utile riuscire a vaccinare tra i 6 e 10 milioni di persone in tre mesi. Oltre alla vaccinazione iniziale ci sarà una seconda dose di richiamo». In giornata si è tenuto un vertice di Governo per dirimere tutte le prossime regole sul Dpcm Natale (proseguirà domani) mentre sono ancora in collegamento le Regioni per una riunione sulle prossime zone rosse (Lombardia e Piemonte dovrebbero rientrare in zona arancione, rischiano invece Puglia, Sicilia e Basilicata) con Cts, Governo Conte e con lo stesso Domenico Arcuri. «I numeri sono in progressiva crescita ma ancora una volta dobbiamo fare uno sforzo per capirli meglio: la forza del Covid è ancora molto rilevante ma grazie alle nostre misure si sta riducendo», spiegava solo una settimana fa nell’ultima conferenza stampa il Commissario all’emergenza. Si attende per oggi una prosecuzione di questa lieve ma costante curva raffreddata, al netto di vittime e contagi che purtroppo ancora restano a cifre molto alte. L’appuntamento di oggi potrebbe vedere anche una risposta diretta di Arcuri alle critiche pervenute da più parti – da ultimo l’inchiesta del Foglio a firma Luciano Capone – sui nuovi ritardi prodotti da Invitalia e dal Governo per i piani vaccini, i bandi per le siringhe e i criteri per la distribuzione dei farmaci anti-Covid: «se l’Italia è indietro con il suo piano è perché il governo e il suo commissario non hanno fatto nulla per mesi – a differenza degli altri paesi europei – e si sono svegliati solo dopo gli annunci di efficacia di Pfizer», attaccava il Foglio solo due giorni fa. Arriverà una pronta replica/rettifica da parte del Commissario all’emergenza?