«933 morti in Italia, è il dato peggiore di sempre: un numero così alto non si vedeva dal 17 marzo quando i decessi furono 969», inizia la conferenza stampa il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri. «Non bisogna mai dimenticare questi numeri neanche ora che la curva dei contagi si sta congelando», sottolinea il Presidente di Invitalia. Il 95% degli italiani positivi è in isolamento domiciliare, il 4,2% è ricoverato negli ospedali, lo 0,5% è in terapia intensiva: «la geografia e capacità di intercettare delle nostre strutture sta funzionando, il virus è ancora forte ma non è più sconosciuto, siamo capaci di contenerlo». Sono passati 30 giorni dall’ultimo Dpcm, con la divisione delle tre fasce di colore: «erano 28mila i positivi all’ora, il tasso di positività era il 15,5%. Oggi, dopo 4 settimane, i positivi sono il 18% di meno e il tasso di positività è del 5,3% inferiore», spiega Arcuri elencando i numeri degli aggiornamenti Covid. «Questi numeri valgono più di mille parole: le misure hanno funzionato e stanno funzionando», annuncia il Commissario: un sacrificio considerato «utile» e «proficuo» e così non bisogna allentare la presa proprio adesso, «alleggerire ora la curva provocherebbe la terza ondata». Arcuri spiega che l’accettazione del sacrificio deve avvenire solo se «tutto questo non avverrà più. Stiamo facendo il piano vaccini e siamo pronti a somministrare in tempo ragionevole. Vaccino sarà gratuito per tutti e obbligatorio per nessuno».
IL PIANO VACCINI: TUTTE LE NOVITÀ
«Entro la fine di gennaio dovremmo cominciare il grande piano vaccini», spiega nel dettaglio Arcuri introducendo il tema complesso della campagna vaccinale: «sono divisi in due categorie, in primis, i vaccini Pfizer devono essere distribuiti con temperature di almeno -80 gradi; in secondo luogo, i vaccini con temperature di conservazione ben più agevoli». Sono stati individuati 300 punti per la vaccinazione nazionale, in coincidenza di 300 presisi ospedalieri: le prime categorie sottoposte al vaccino saranno i medici e il personale sanitario che hanno esposizione alto del contagio, ma anche il personale e gli ospiti delle Rsa in tutto il Paese. «Si muoveranno alcune unità mobili da questi 300 punti nazionali che somministreranno i vaccini alle categorie che non risiedono negli ospedali», spiega ancora il Commissario Arcuri. Il secondo gruppo di vaccini invece viene distribuito e conservato a 2-3 gradi: ma questi vaccini, sottolinea il Commissario all’emergenza, «verranno consegnati in un solo hub nazionale. Da lì saranno trasferiti con una modalità più complicata per i numeri in circa 1500 punti che abbiamo definito con le Regioni nei quali verranno conservati e somministrati poi in ulteriori altri luoghi selezionati». Il coinvolgimento delle forze armate sarà attivo proprio in questo campo particolare, ma chi somministrerà direttamente il vaccino «saranno circa 20mila operatori professionali scelti dalla campagna che avvieremo nei prossimi giorni». Il Governo sta progettando assieme a Poste Italiane ed Eni, illustra il Commissario, un complesso sistema informativo che traccerà le dosi del vaccino: «sul sito del Ministero della Salute verranno diffusi tutti i dati in tempo reale per la somministrazione, la prenotazione e la distribuzione dei vaccini». I luoghi dei vaccini saranno posti «dove poter riconquistare la speranza, dove potremmo metterci alle spalle questa tragedia», spiega ancora Arcuri che contesta poi coloro che diffidano dell’efficacia dei vaccini. «La campagna di comunicazione sarà massiva e informativa e dovrà servire a mettere gli italiani di fronte alla possibilità: il vaccino è gratuito e non obbligatorio, noi abbiamo il dovere di predisporre che tutti gli italiani si possano vaccinare»: tutto questo avverrà solo a condizione che gli enti di certificazione validano i vaccini e che il programma di acquisto europeo mantenga le previsioni temporali attualmente presenti (13,4% di dosi previste per l’Italia, 202 milioni di dosi nei prossimi 5 trimestri, fino a marzo 2022). Ogni italiano potrà usare due dosi di vaccino e ci saranno anche le scorte che serviranno per le riprese da effettuare negli anni successivi: «non c’è nessuna preoccupazione circa la disponibilità nel tempo per la dotazione di tutti gli strumenti accessori che serviranno per somministrare i vaccini». Al momento l’87% dei 300 ospedali che terranno il vaccino Pfizer ha dimostrato di avere celle frigo adeguate, resta un 13% ancora sprovvisto: «provvederemo a dotare celle necessarie nei prossimi giorni se non si troveranno siti alternativi vicini».
LE DOMANDE AD ARCURI
Ci sono stati intermediari per l’acquisto delle mascherine (e la Procura indaga): c’è il rischio che avvenga anche per le siringhe? Le prenderemo dalla Cina?
«Gli aghi e le siringhe sono stati definiti sulla base di specifiche tecniche date dal Ministero della Salute, non decidiamo noi. Tutti i vaccini che arriveranno saranno multidose e pertanto in una fiala ci sarà più di una dose con modalità standard che verrà stabilita in base alle misure di aghi e siringhe, con equilibrio garantito da tutti i produttori mondiali: non banalizziamo la vicenda, stiamo parlando di prodotti che devono avere certe caratteristiche che saranno controllate dagli organi competenti. Aspettiamo il 9 dicembre per capire se abbiamo tutte le siringhe, non diciamo già ora che la gara andrà deserta come avete detto con i banchi a rotelle: osserviamo lo scenario con profondità. Ho sporto regolare querela a due programmi televisivi, ad un sito internet e un quotidiano per la vicenda delle mascherine: per evitare di continuare a querelare mi astengo dal risponderle».
Vaccino obbligatorio: ma ci saranno categorie in cui sarà necessario vaccinarle, come avverrà l’organizzazione? Scuola e altri luoghi a rischio assembramento: in quei luoghi sarà necessario un patentino da vaccinati per poterci entrare? Novità sui drive through?
«Intanto i drive through saranno sparsi per tutto il Paese nei prossimi mesi, in luoghi significativi dove le persone andranno a vaccinarsi. Ci dovrà essere un lavoro precedente alla vaccinazione: servirà una prenotazione e una preparazione, non immaginiamo una situazione caotica e affollata ma lavoriamo per processo regolare e ordinato».
«Patentino? Nel sistema informativo ci sarà evidenza sia per chi l’ha fatto e chi no, ma io non posso rispondere sulla legge e l’etica se si arriverà ad un giorno in cui si potrà entrare in luoghi solo se vaccinati. Io però non riesco a capire per quali ragioni la gente dopo un anno in queste condizioni dovrebbe non avere voglia di fare il vaccino…»
Chi sono gli anziani che andranno vaccinati?
«4 milioni oltre gli 80 anni, 60-79 anni sono 13 milioni: stabiliremo insieme se riusciremo subito a vaccinare tutti nei primi due trimestri. Se la pianificazione andrà come tutti auspichiamo, tutti gli anziani sopra i 60 anni potranno essere vaccinate, così come ci saranno anche altre categorie meno “anziane” che comunque dovranno essere vaccinati con urgenza (scuola, forze dell’ordine, uffici pubblici)».
Nuovo Dpcm, con gli sci riaperti dal 7 gennaio non sarebbe più prudente aspettare l’inizio della vaccinazione per dare il via alle attività in montagna?
«Abbiamo finora gestito un equilibrio ragionevole tra salute ed economia, ora però abbiamo una campagna molto delicata da un lato e poi anche mantenere sempre in equilibrio lavoro, salute e scuola. Con il vaccino riusciremo a rendere via via innocuo il Covid, ma certo dovremo evitare una recrudescenza della pandemia e poi gestire l’equilibrio tra vaccino e tutto il resto»
LA CONFERENZA STAMPA DI ARCURI
Un giorno dopo l’annuncio del nuovo piano vaccini 2021, torna l’appuntamento settimanale con il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: la diretta video streaming della conferenza stampa avverrà come sempre alle ore 18.30 sul canale YouTube di Invitalia. Il punto sull’andamento settimanale dei contagi da Covid ma soprattutto la struttura del nuovo piano vaccini saranno al centro dell’aggiornamento fornito in diretta dal Commissario Arcuri: ieri in Parlamento il Ministro della Salute Roberto Speranza ha tracciato le linee principali della grande campagna di vaccinazione anti-coronavirus in avvio dalla fine di gennaio 2021 per tutto il prossimo anno. I bandi per le siringhe e gli aghi, l’intera filiera di logistica e distribuzione, le unità mobili per la consegna a domicilio e l’effettiva somministrazione dei vaccini sono stati i punti cardine dell’audizione di questa mattina alla Camera del Commissario Domenico Arcuri. «A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno (dunque entro settembre 2021, ndr) saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione», ha spiegato alle commissioni riunite Trasporti e Affari Sociali della Camera.
IL PIANO VACCINI DI ARCURI: “PER TUTTI ENTRO SETTEMBRE 2021”
Dopo l’informativa di ieri in Parlamento del Ministro Speranza, il Presidente di Invitalia è entrato nel dettaglio di quanto competerà al Commissario Arcuri nella vasta campagna di vaccini anti-Covid del prossimo anno: il piano è pronto, i vaccini saranno centralizzati e gratuiti e si attende il via libera per le prime validazioni su Pfizer e Moderna (ma i vaccini acquistati dal Governo, 202 milioni di dosi, provengono in tutto da 6 multinazionali farmaceutiche, le stesse adottate dall’Unione Europea). Il primo vaccino disponibile, ha aggiunto Arcuri «sarà distribuito sul territorio nazionale direttamente dalla azienda produttrice». Per il vaccino Pfizer sono stati già individuati 300 punti di somministrazione, di fatto tutti ospedali: «l’87% di questi presidi già dispone delle celle frigorifere necessarie a conservare questo tipo di vaccino a temperature estremamente basse (almeno -75) anche se le dosi dovessero restare in giacenza per oltre 15 giorni». Il piano viene diviso in due “blocchi”: in primis i vaccini “catena freezer” che andranno conservati a temperature molto basse (di fatto il vaccino Pfizer) e poi quelli in “catena freddo” che necessitano di temperature più agili. «Più avanti, probabilmente nel secondo trimestre dell’anno, non è escluso, anzi è assai probabile che medici di medicina generale e pediatri di libera scelta verranno richiesti di contribuire alla somministrazione dei vaccini ai propri assistiti», ma al momento saranno personale scelto dal Commissario, dal Ministero della Salute, di concerto con le sanità locali, ad attuare le effettive somministrazioni. Il vaccino non sarà obbligatorio, almeno per il momento: «Solo con l’immunità di gregge riusciremo ad uscire in qualche modo da questa tragedia. Il mio dovere è di mettere tutti gli italiani nelle condizioni di vaccinarsi – ha concluso Arcuri – I nostri esperti dicono che dovrebbero farlo almeno il 60% delle persone per raggiungere un livello di contagiosità scarso. Noi auspichiamo che grazie ad una campagna di comunicazione massiva si possano superare le ritrosie a sottoporsi al vaccino che pure ci sono, non so se nella popolazione o in chi ritiene di rappresentarla sui media».