Intervenuto in conferenza stampa alla Protezione Civile, il commissario Domenico Arcuri è stato chiaro: la battaglia contro il coronavirus non è vinta, c’è ancora tanta strada da fare. «Non dobbiamo pensare che stiamo vincendo, gli indicatori ci raccontano che stiamo cominciando a contenere la portata, niente di più e niente di meno. Seppur non uniforme territorialmente, la diffusione è ancora rilevante», ha spiegato l’ad di Invitalia, che ha poi rivolto un messaggio ai cittadini: «Una raccomandazione va fatta ai nostri cittadini: astenetevi dal pensare che sia arrivato il momento di tornare a normalizzare i vostri comportamenti, non fatevi influenzare dai calendari e continuate a comportarvi come avete fatto fino adesso». Lo stesso parere del ministro della Sanità Roberto Speranza che nelle scorse ore ha precisato: «La battaglia è ancora nel pieno, non bisogna abbassare la guardia: l’unica arma è il distanziamento sociale». Non cambierà nulla, dunque: misure di contenimento almeno fino al 13 aprile 2020.



CORONAVIRUS, ARCURI: “PER ORA NULLA E’ CAMBIATO”

Domenico Arcuri ha poi concluso: «Dobbiamo fare di tutto affinchè gli sforzi di tutti noi non vengano dispersi o vanificati, per riuscirci dobbiamo rigorosamente continuare ad attenerci alle prescrizioni che conosciamo tutti. Per ora nulla è cambiato, continuo a implorarvi di assumere i necessari comportamenti individuali». Importanti novità sono giunte anche per tamponi e test: «Abbiamo iniziato una attività di approvvigionamento affinchè le regioni possano assistere assiduamente e notevolmente». Dopo aver fatto il punto della situazione sulle mascherine, Arcuri ha concluso: «Abbiamo distribuito 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi. Lunedì scorso erano 48,8 milioni, in cinque giorni abbiamo distribuito il 48% di indispensabili strumenti in più. Abbiamo consegnato 1.679 ventilatori per la terapia intensiva e sub-intensiva, cinque giorni fa erano 1.280: oggi ne distribuiremo altri 133».

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