In principio fu Attilio Fontana ad essere sbertucciato, agli albori dell’emergenza Covid, perché si mostrò in diretta tv e social con la mascherina: gli diedero dell’esagerato, del “terrorista” e del “goffo” (in effetti non fu proprio irreprensibile nell’utilizzo, ndr). Di lì a pochi giorni però l’Italia intera si dovette ricredere, con quell’oggetto divenuto ormai purtroppo inseparabile “compagno” nella dura battaglia alla pandemia: la polemica 10 mesi dopo, per motivi opposti, viene portata dai social contro il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri. Qui la mascherina è correttamente indossata durante l’intervento da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” domenica scorsa, ma non appena finito il collegamento – dove il commissario ha ribadito l’assoluto impegno per un’emergenza ancora in gioco ma in lieve diminuzione, e dove ha attaccato ancora le Regioni per i Covid Hotel e le terapie intensive – è lo stesso Arcuri a togliersi rapidamente la mascherina non appena Fazio lancia la pubblicità. Sono però quei pochi secondo in cui la telecamera indugia ancora su Arcuri a provocare la polemica di molti account a cui non è sfuggito l’imbarazzante situazione: se la mascherina era utile averla durante l’intervista (magari per la presenza in uno spazio chiuso dell’operatore Rai o di altri tecnici), aveva senso tenerla anche un secondo dopo a telecamere spente. Se invece non andava indossata, allora resta il motivo di “esempio” in diretta tv poi però clamorosamente “sporcato” dal gesto di Arcuri pochi istanti dopo.
LA MANCATA LEZIONE DI ARCURI
Comunque la si guardi, la polemica su Arcuri resta intatta: «Clamoroso, incredibile ed inaccettabile: Fazio manda la pubblicità ed Arcuri, credendo di non essere ripreso, si toglie la mascherina. Ora ci diranno che durante la pubblicità Covid non c’è! Teatrino Covid», attacca Radio Savana, account vicino alle istanze sovraniste e assai critico nei confronti del Governo Conte. Il gesto è banale e fatto sicuramente soprappensiero e senza “malizia” da parte di Arcuri, ma sottolinea un punto ineludibile: per chi da mesi impartisce lezioni e richieste di comportamenti a milioni di italiani, cadere sull’elemento più “caratteristico” di quelle poche semplici regole anti-Covid in atto ormai da febbraio – proprio la mascherina – è certamente spiacevole. E non è la prima volta: già ad ottobre, durante un evento a Villasimius (Sardegna) Arcuri venne “pizzicato” con la mascherina abbassata sotto il naso: anche in quel caso l’effetto “polemica social” si scatenò, con gli italiani ormai divenuti insofferenti a seguire regole e sopportare sacrifici quando gli stessi non vengono seguiti in primis da chi chiede ogni giorno di eseguirli.