La giunta Sala vuole che i residenti dell’Area B “chiedano il permesso” prima di uscire da casa. In questa fascia, la cittadinanza automunita ha in buona parte un mezzo ritenuto “inquinante”: chi di loro possiede un’auto con motore diesel Euro 5B e risiede dentro questa area, fino al mese scorso per circolare doveva registrarsi al portale dedicato. Questo possedeva una funzione in grado di concedere 50 giorni di deroga al divieto di entrare nell’area in determinate fasce orarie. Le telecamere contavano gli ingressi e poi il cittadino, al computer, poteva tenere sotto controllo il numero dei passaggi, non superando appunto i 50.



Ora però questo permesso, almeno per i prossimi dodici mesi, si ridurrà soltanto a 25 giornate per chi abita nell’area B e in sole cinque per chi arriva dall’estero. Ieri, come spiega La Verità, è arrivata una novità con un messaggio di posta elettronica ai cittadini registrati al portale Area B. Questi sono stati avvisati che ogni volta che dovranno uscire con la loro vettura, dovranno “chiedere il permesso” alla giunta Sala. Resta la possibilità di certificare di essere turnisti al lavoro, chiedendo dunque di poter utilizzare la propria vettura senza limiti.



Area B Milano: sanzioni per chi non rispetta il regolamento

Come spiega La Verità, “non c’è una ragione ecologica che giustifichi la richiesta di un permesso per usare una vettura quando se ne ha la necessità e comunque per venticinque volte l’anno”. Da parte del portale non c’è alcuna spiegazione sulla motivazione che ha portato a questo ulteriore restringimento: viene solo specificato cosa fare, appunto, per evitare di prendere una sanzione nel caso in cui si transiti sotto uno dei varchi installazioni per controllare le targhe. Questa richiesta di permesso violerebbe la Legge perché viene chiesto di inoltrare un’istanza per entrare in un’area segregata per una qualunque ragione.



Quanto sta accadendo nell’Area B ormai da qualche tempo spinge ancor di più le persone ad abbandonare la città. A Milano vi è infatti una vera e propria persecuzione contro gli automobilisti, spiega La Verità, che si inasprisce ancor di più con il passare dei mesi. L’ultima trovata del Comune, dunque, rende ancora più complicata la questione. I 186 i varchi di ingresso per l’Area B e i 43 varchi per l’Area C di Milano sono difficili da comprendere per cittadini e sopratutto chi arriva da fuori Milano.