Il primo gennaio, tra molte critiche, proteste e accuse, è iniziata la migrazione delle utenze elettriche dal mercato tutelato a quello libero, che ha riguardato in questa prima fase il solo gas e, dal primo luglio, interesserà anche la luce. Un passaggio a lungo annunciato, specialmente dall’opposizione, come catastrofico e dannoso per le famiglie e le imprese, che (così si diceva) avrebbero dovuto affrontare pesanti rincari.



Differentemente, però, sembra che il passaggio al mercato libero, specialmente per la luce, stia creando i presupposti per un buon margine di risparmio per le famiglie, testimoniato anche dall’Arera nella persona del suo presidente, Stefano Besseghini. Il quotidiano Libero, inoltre, ha seguito le aste che si sono tenute il 10 gennaio tra gli operatori elettrici che si sono contesi i lotti di utenti che non hanno ancora migrato la loro utenza per la luce al mercato libero (esattamente 26 lotti per un totale di 4,5 milioni di clienti). Nella contrattazione sono state avanzate offerte ben più vantaggiose dell’offerta nel mercato tutelato, che secondo Quotidiano Energia permetteranno risparmi fino a 20 euro a bimestre, per un totale di 120 euro annuali.



Arera: “Mercato libero della luce porterà benefici agli utenti”

Il presidente dell’Arera ha parlato del mercato libero della luce e del gas durante una recente intervista per la trasmissione Cinque Minuti di Bruno Vespa, sottolineando come il risparmio sia merito, soprattutto, della libera concorrenza tra operatori. “L’apertura completa del mercato energetico”, ha dichiarato, “porterà benefici ai consumatori” seppur allo stato attuale sia necessario ancora un po’ di tempo, soprattutto per “organizzare le nuove offerte”.

Tuttavia, il presidente Arera ci tiene anche a precisare che, probabilmente, il passaggio della luce al mercato libero non sarà del tutto esente da conseguenze. Tuttavia, ha sottolineato, “in base a quanto abbiamo visto con il monitoraggio del gas, gli incrementi sono [stati] molto contenuti“. Rimane presto per fare un’effettiva valutazione dell’impatto del cambiamento di mercato, anche se difficilmente si assisterà ad aumenti incontrollati di prezzi, soprattutto perché “la tutela non era un prezzo agevolato” e nel mercato libero della luce si notano molti operatori che “fanno le stesse condizioni e trasferiscono efficacemente il mercato all’ingrosso”.