Tra le memorie delle star ascoltate dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Teodosio Losito trovano spazio anche i sospetti del medico legale accorso nella villa di Zagarolo. “Il termosifone utilizzato per l’impiccagione da parte di Losito sarebbe un po’ troppo basso considerando l’altezza del soggetto”, ha annotato la finanzia spiegando che i carabinieri non hanno trovato riscontri. Inoltre, “stante la cremazione del corpo, ad oggi non è possibile poter stabilire ulteriori scenari investigativi”. Ha gettare ombre sulla morte dello sceneggiatore tv anche la beauty coach Brigitte Valesch, il cui interrogatorio è stato depositato davanti ai giudici del Riesame nel corso dell’udienza in cui Alberto Tarallo ha chiesto di riavere ciò che gli era stato sequestrato perché il testamento del compagno sarebbe falso.

“LOSITO AVEVA ASSISTITO A RITI DI MAGIA NERA”

Teo mi confidò che aveva assistito in prima persona del rituale di magia nera fatti da Alberto Tarallo in giardino nella villa di Zagarolo”, ha raccontato – come riportato da Repubblica – l’esperta in medicina estetica, che vanta esperienze televisive con Ilary Blasi e collaborazioni, ad esempio, con Chanel e Dior. “Teo mi raccontava che Alberto Tarallo la sera, quando c’era la luna piena spesso si inginocchiava per effettuare delle invocazioni verso di essa”, ha raccontato Brigitte Valesch ai pm. Inoltre, Teodosio Losito le avrebbe raccontato di un amore passato che “morì in circostanze misteriose”. Alla luce delle conoscenze della beauty coach sul tema, le chiese “se la morte di Sergio potesse essere attribuita dei riti di magia nera che il signor Tarallo metteva in atto talvolta”. Lo sceneggiatore avrebbe chiesto alla donna: “Potrebbe essere che Alberto è così potente energicamente da poter aver causato la morte di Sergio?”.

PATRIZIA MARROCCO “TARALLO VOLEVA FINGERE TUMORE”

Invece Patrizia Marrocco, già deputata di Forza Italia e fondatrice della Ares Film, ha raccontato le difficoltà di Teodosio Losito. “Inizia a tentare a suicidarsi nel maggio del 2018”. Ai pm ha detto di aver aperto una lettera che lo sceneggiatore le avrebbe lasciato: “Lo invitai a farsi seguire da un professionista e lui mi disse di sì ma era molto complicato in quanto non poteva uscire da casa e non poteva muoversi, senza dire nulla ad Alberto”. D’altra parte, Patrizia Marrocco, ha detto di non essere a conoscenza dei “modi di fare molto strani di Alberto” Tarallo. Ma ha ricordato che quest’ultimo avrebbe provato a “ripulire la sua figura fatta con la società Ares”. E ha rivelato di aver saputo che il produttore “voleva fingere di essere malato di tumore” per giustificare la sua assenza dal lavoro. Un giorno poi le disse “che aveva fatto accertamenti per accertare tale malattia”, quindi fece finta di non sapere che era tutto falso.