Pensava fosse la sua cara nipotina, invece era quella di un’altra famiglia. Un errore che ha creato il caos ad un asilo di Arezzo, perché ora nei guai potrebbero finire un educatore ed un custode. La vicenda risale a tre giorni fa. Un nonno ha suonato al campanello del nido, anziché alla scuola materna, dove si trovava la nipote, poi non ha riconosciuto la bambina che gli veniva affidata. L’equivoco sarebbe durato circa mezz’ora, il tempo di raggiungere l’abitazione, dove gli altri familiari hanno subito capito che il nonno era andato a prendere un’altra bambina, quindi hanno subito riportato quella “sbagliata”. Nel frattempo, però, un familiare di questa bambina era arrivato al nido, quindi non trovandola ha allertato la polizia. Invece la vera nipotina dell’anziano, peraltro due anni più grande di quella “confusa”, stava aspettando che qualcuno andasse a prenderla alla scuola materna adiacente.
AREZZO, DUE DIPENDENTI DEL NIDO SOSPESI
A pagare le conseguenze di questo errore, però, non sarà il nonno, anche se questa vicenda lo avrò sicuramente mortificato. Ci saranno ripercussioni invece per la struttura. «L’errore della struttura c’è stato e verrà codificato in capo a chi lo ha fatto con le conseguenze disciplinari previste», dichiara all’Ansa il vicesindaco Lucia Tanti, che sta seguendo gli accertamenti per il Comune di Arezzo. Ma c’è già un procedimento disciplinare in corso su due addetti all’asilo nido comunale, perché i parenti sono tenuti ad esibire una delega e a farsi identificare proprio per evitare che il personale incaricato incappi in gravi equivoci come questo. Stando a quanto riportato dal Gazzettino, è emerso che le bambine abbiano lo stesso nome, ma ciò evidentemente non può giustificare quanto accaduto. Dunque, ora l’educatore e il bidello che ha aperto la porta al nonno risulterebbero al momento sospesi dal lavoro.