Fa discutere molto la proposta di Javier Milei, il candidato che concorre per le elezioni del 2023 in Argentina. Nei giorni scorsi, infatti, è diventato virale un video dello scorso anno in cui sosteneva quanto fosse interessato al modello di privatizzazione delle squadre inglesi («Mi piace il modello inglese, chiaramente. Non se la passano male»), pensando di rendere i club privatizzati anche in patria.
A rendere nota la questione qui, oltreoceano, ha contribuito anche il Corriere della Sera, che attraverso un articolo racconta di club infuriati ed in rivolta: “La questione è sociale e pure fiscale“, si legge “perché i club perderebbero molte esenzioni e vantaggi. Ma è soprattutto politica. Lo stretto e storico legame tra la Federcalcio argentina (Afa), il suo presidente Claudio Tapia e Sergio Massa, è ben noto in Argentina”.
Club privatizzati in Argentina? Le squadre contro Milei
La proposta dei club privatizzati, però, ha lasciato l’amaro in bocca a molti argentini, in primis alle squadre. Dal Boca Juniors, al River Plate, fino all’Independiente, in tanti hanno iniziato a dare battaglia, sostenendo di voler restare fedeli alle proprie origini e principi, difesi per quasi 120 anni.
Tra i tanti, un club in particolare, il Boca Juniors, ha dato battaglia sostenendo che i suoi colori appartengono alla gente. Un completo fiume in piena, questo, che ha travolto e trascinato sulla scia delle polemiche anche personalità di spicco argentine come Pablo Tovaggino – tesoriere della Federcalcio argentina e presidente del consiglio federale, che in una nota rilasciata sui social ha appoggiato in pieno la politica del “no ai club privatizzati”: “È tempo di mostrare pubblicamente sostegno a @SergioMassa… No alla tristezza! No alla privatizzazione del calcio. Forza Sergio, caro, forza Compagno”.
Gli unici che non si sono ancora espressi intorno alla questione sembrano essere gli ultrà ed i tifosi, ma la questione è arrivata al cuore di molti, moltissimi in tutta l’Argentina, tanto che a parlarne, come abbiamo appena visto, sono state anche personalità influenti nel panorama argentino. L’unica cosa che ci rimane da fare ora, è capire come proseguirà la vicenda e se la proposta dei club privatizzati potrà diventare realtà. Molto dipenderà da chi vincerà le elezioni tra qualche giorno.