Javier Milei, il presidente dell’Argentina, ha comunicato nella giornata di ieri che intende sciogliere l’attuale agenzia per la riscossione delle imposte, sostituendola con un’altra maggiormente semplificata, e che comporti un terzo degli attuali posti di lavoro. Come si legge sui media internazionali, attraverso un comunicato il capo di stato albiceleste ha appunto confermato la chiusura dell’Administración Federal de Ingresos Públicos (AFIP), sostituita dall’Agencia de Recaudación y Control Aduanero (ARCA), che avrà lo stesso duplice ruolo, leggasi la supervisione della riscossione delle imposte e nel contempo il monitoraggio doganale.



Sarà un cambiamento doloroso a livello lavorativo visto che più di 3.000 agenti dell’AFIP che erano stati arruolati nel precedente governo, quindi dal 2019 al 2023, dall’ex presidente Alberto Fernandez, saranno di fatto lasciati a casa, visto che il personale verrà ridotto di una quota superiore al 34 per cento, così come si legge sempre nella nota diffusa dall’attuale governo. La nuova agenzia Arca, sarà quindi “una struttura più semplice, più efficiente, meno costosa e meno burocratica”.



JAVIER MILEI SCIOGLIE L’AFIP: “NUOVA AGENZIA AVRA’ 34% LAVORATORI IN MENO”

E ancora: “Questa misura ridurrà le autorità senior del 45 percento e i livelli più bassi del 31 percento, il che rappresenta un’eliminazione del 34 percento della struttura generale attuale, generando risparmi annuali di 6,4 miliardi di pesos”, una cifra non indifferente viste le casse disastrate del governo centrale argentino.

L’ufficio del presidente ha aggiunto che la chiusura dell’Administración Federal de Ingresos Públicos “è essenziale per smantellare la burocrazia inutile che ha ostacolato la libertà economica e commerciale degli argentini”, ed inoltre nella stessa dichiarazione viene affermato anche che verranno eliminate le norme che garantiscono degli stipendi molto alti ai funzionari di rango elevato, abbassando quindi il loro compenso a quello che percepisce un ministro. A guidare la nuova agenzia ci sarà una donna, Florencia Misrah, assieme ad Andrés Gerardo Vázquez, quest’ultimo allocato presso la Dirección General Impositiva (DGI), con l’aggiunta di José Andrés Velis alla Dirección General de Aduanas (DGA).



JAVIER MILEI SCIOGLIE L’AFIP: “NESSUN BUROCRATE DOVREBBE…”

Manuel Adorni, portavoce del presidente argentino Javier Milei, ha aggiunto: “Il governo annuncia con grande piacere che da oggi l’AFIP cesserà di esistere. “Ciò che appartiene a ogni argentino è suo e di nessun altro, nessun burocrate statale dovrebbe ricevere il potere di dire a un argentino cosa fare con le sue proprietà”. Da quando il presidente Javier Milei è entrato in carica, dal dicembre del 2023, ha messo in atto una serie di misure con l’obiettivo di ridurre il bilancio statale, e tale operazione ha portato al declassamento se non alla eliminazione (come appunto in questo caso), di agenzie statali e ministeri.

Ovviamente la decisione di eliminare l’Afip non è stata presa bene dai sindacalisti e nelle scorse ore Aefip ha fatto sapere che sta prendendo in considerazione l’idea di scioperare: “Ci mobiliteremo e prenderemo altre misure non appena conosceremo i dettagli. La cosa più preoccupante sono i 3.100 posti di lavoro dei nostri colleghi”, le parole di Pablo Flores, il numero uno dello stesso sindacato.