Cresce la tensione in Argentina e nel contempo aumentano le proteste e a riguardo nella giornata di ieri l’agenzia di stampa Ansa ha fatto sapere che sarebbe stato sventato addirittura un golpe, un tentativo quindi di rovesciare il governo del neo presidente Milei e prendere il sopravvento. Viene infatti pubblicata una nota ufficiale che è stata diramata dall’Ufficio della Presidenza argentina in cui si legge che: “L’Ufficio del presidente della Repubblica si congratula con le Forze di Sicurezza per l’eccellente operato reprimendo i gruppi terroristi che con bastoni, pietre e incluso granate hanno cercato di perpetrare un colpo di Stato attentato contro il normale funzionamento del Parlamento”.



La comunicazione è giunta dopo che migliaia di manifestanti si sono trovati ieri in quel di Buenos Aires, capitale dell’Argentina, e dopo che si sono verificati dei durissimi scontri fra gli oppositori del governo Milei e le forze di polizia, episodi registrati nella piazza che si trova davanti al Congresso.

ARGENTINA, SVENTATO UN GOLPE CONTRO MILEI: APPROVATA LA LEGGE BASE

Nel frattempo nel “palazzo del potere” si discuteva la cosiddetta Legge Base, un pacchetto di riforme sulla deregulation e la privatizzazione che è stata presentata dal governo. TgCom24.it a riguardo sottolinea come grazi al voto decisivo della presidente del senato, Victoria Villaruel, è stato approvato il pacchetto di riforme volute dal governo di Javier Milei. Il voto della Villaruel si è reso necessario dopo che nelle precedenti votazioni si era verificata sempre una parità assoluta, precisamente un doppio 36 a 36.



Il testo nel corso del dibattimento al Senato ha visto la modifica di 40 punti, e ora tornerà alla Camera affinchè arrivi la definitiva approvazione. Una votazione che, come detto sopra, si è svolta in un forte clima di tensione proprio per via dei gravi scontri che si sono tenuti e che ha visto anche l’arresto di una ventina di persone, oltre che di vari feriti fra gli agenti e gli stessi manifestanti.

ARGENTINA, SVENTATO UN GOLPE CONTRO MILEI: UNA MANIFESTAZIONE IMPONENTE

La manifestazione in Argentina viene descritta da Askanews come “imponente” nei confronti della legge Basis, una versione ridotta della cosiddetta Legge Omnibus che prevedeva in origine 600 articoli (contro i 200 attuali), e che era naufragata letteralmente lo scorso mese di febbraio alla Camera dei deputati, con tanto di commento dello stesso Milei che aveva definito i deputati come “un nido di topi”.



Qualora il pacchetto fosse stato respinto, il presidente dell’Argentina avrebbe dovuto attendere un altro anno per riproporlo ma in una posizione politica più debole, invece alla fine è passato e la legge potrà quindi entrare a breve in vigore. Bisognerà capire se tale approvazione non sarà un ulteriore motivo per aizzare le proteste, alla luce anche dei numerosi scioperi che si sono tenuti negli ultimi mesi nel Paese in particolare contro l’austerità e il taglio ai dipendenti pubblici.