Argentina, Monsignor Gustavo Zanchetta accusato per la prima volta da un pubblico ministero: il vescovo, dimessosi dalla diocesi di Oran nel 2017 e chiamato in Vaticano da Papa Francesco, è stato accusato formalmente da un tribunale di aver abusato sessualmente di seminaristi. Come riporta Il Fatto Quotidiano, secondo il procuratore Monica Viazzi il prelato ha commesso abusi sessuali continui aggravati e il pm ha formalizzato l’accusa contro il vescovo, accompagnato durante l’udienza dal suo avvocato difensore. Il giudice ha ritirato il passato e tutti i documenti al vescovo, decretando di restare a disposizione della giustizia in ogni momento imponendo numerosi altri obblighi di reperibilità e domicilio, nonché disponibilità per essere sottoposto a perizia psichiatrica.
MONS. GUSTAVO ZANCHETTA E’ A PROCESSO ANCHE IN VATICANO
Papa Bergoglio aveva nominato Gustavo Zanchetta assessore dell’Apsa il 19 dicembre 2017, nel gennaio successivo emersero le prime notizia sulle accuse mosse al prelato. Nel dicembre 2018 tre sacerdoti hanno accusato il vescovo di abuso di potere, economico e sessuale all’interno del seminario. Lo scorso 28 maggio il Papa ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su Zanchetta ai microfoni di Televisa: «Circa quindici giorni fa mi è ufficialmente arrivata l’indagine preliminare. L’ho letta, e ho visto che era necessario fare un processo. Allora l’ho passata alla Congregazione per la Dottrina della Fede stanno facendo il processo». Bergoglio, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha aggiunto che «c’era stata un’accusa e, prima di chiedergli la rinuncia, l’ho fatto venire subito qui con la persona che lo accusava. Un’accusa con telefono. Si’, ma alla fine si è difeso dicendo che lo avevano hackerato, e si è difeso bene. Allora di fronte all’evidenza e a una buona difesa resta il dubbio, ma in dubio pro reo. Ed è venuto il cardinale di Buenos Aires per essere testimone di tutto»