La candidata al ruolo di sceriffo per i Repubblicani in un paese del New Hampshire, negli Stati Uniti, si chiama Aria DiMezzo. Al di là del nome stravagante, non vi è nulla di strano, se non il fatto che lo sceriffo candidato per la contea di Cheshire sia una trans, ed è ben noto come questo genere non sia troppo affine al partito Donald Trump. A darne notizia sono i colleghi di Today, che raccontano di come la vittoria a sorpresa sia giunta nella serata di martedì scorsa. A rendere il tutto ancora più “particolare”, è stato il fatto che Aria DiMezzo ha proposto la sua candidatura su una piattaforma che di fatto va contro la polizia, e ciò ha mandato su tutte le furie i vertici Rep della zona. “Ha fatto molto bene con le primarie ed è stato meraviglioso”, il commento di Marylin Huston, capo dei repubblicani della contea, per poi aggiungere: “Non riesco a immaginare che siano felici di questo”. Aria DiMezzo è parte di un gruppo di attivisti denominato “Free Keene” (Keene è un paese del New Hampshire), e partecipa ad un programma radiofonico con lo pseudonimo “She-Male”. Anche l’anno scorso aveva già corso per un ruolo politico, la carica di sindaco di Keene, ma ne era uscita sconfitta.



ARIA DIMEZZO, TRANS SATANICA CONTRO IL SUO STESSO PARTITO: “NON SONO IL LINEA CON IL VERO MESSAGGIO”

Come detto sopra, i Repubblicani non sono affatto felici della situazione, e secondo gli stessi la candidatura della DiMezzo sarebbe solo un ripiego per via di essere stata rimasta fuori dalle primarie del partito. Ma Aria, nonostante abbia i suoi contro, va avanti per la sua strada e a sua volta ribatte ai colleghi: “Se guardi i loro social media e le loro dichiarazioni politiche – ha dichiarato parlando dei suo colleghi di partito – non sono davvero in linea con il messaggio repubblicano”. Inoltre ha spiegato di essere contraria al perseguimento dei reati di droga, prostituzione, immigrazione illegale: “Ci sono tonnellate di cose per cui le persone vengono multate, arrestate, che in realtà non hanno alcuna vittima”. Tra le altre particolarità, il fatto che la DiMezzo sia un’alta sacerdotessa della Chiesa Satanica Riformata, altro aspetto che ha fatto saltare sulla sedia i conservatori Repubblicani: “La religione è autoritaria – ha detto la candidata a riguardo – rifiutiamo ogni proclamata autorità come arbitraria e, nella migliore delle ipotesi, sostenuta da minacce di forza e violenza. Se uno sceglie di attenersi agli editti di questa autorità è una sua decisione, ma quella scelta è in modo critico che una determinata persona deve fare; l’usurpazione di quella sacra scelta crea obbedienza ispirata dalla paura, non dal rispetto. Lucifero non è il nostro dio né il nostro re – ha chiosato sull’argomento – Lucifero è il nostro esempio. Poiché si è rifiutato di obbedire agli editti arbitrari di un’autorità, come noi. La moralità è determinata dalla coscienza, non dalla classificazione gerarchica di un decreto”.

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