A Storie Italiane il caso di Giulia Schiffedi, 17enne morta di anoressia, arrivando a pesare fino a 26 chili, inseguendo miti social. Il programma ha ospitato alcuni personaggi famosi e influencer, a cominciare da Arianna David, che da anni lotta contro questa patologia e che ha spiegato di non esserne ancora uscita del tutto. Secondo l’ex Miss Italia 1993, riferendosi al caso di Giulia Schiffedi, quello del peso non è un problema legato al mondo della moda: “Per quanto riguarda il mondo della moda mi sembra una cosa più anni ’90, sui social non vedo questa magrezza. Trovo finzione sui social, con Photoshop si creano stereotipi irraggiungibili. La foto che vediamo su Instagram non è la faccia della persona nella realtà. Queste ragazze vanno alla ricerca della continua perfezione, e dovremmo insegnare a questi ragazzi a perfezionare l’intelligenza e l’intelletto, non si va avanti con il corpo”.
Poi ha proseguito: “Io ho sofferto di anoressia dai 21 anni fino ai 24, poi ci sono ricaduta, e poi ci sono ricaduta, Adesso sto bene ma gli strascichi me li porto dietro. Dipende dal mio stato d’animo. Quest’anno ho lavorato tantissimo e mi son trovata gratificata, poi di punto in bianco son cambiate le cose e allora cadi giù. Dove riversi le cose? Nel cibo. Io ho la grandissima fortuna di avere un viso che regge, perchè quando io posto una foto in canotta arrivano valanghe di offese. Mi dicono le peggio cose e che sono malate: ma mettiamo che io fossi malate come ti permetti? L’anoressia mi fa soffrire, certo. Io su di me posso fare quello che voglio e riverso quello che vorrei fare sulle persone che mi danno batoste. Io sono guarita solo al 50 per cento di testa sicuramente, dopo quanti anni? Ne avevo 21 quando ho iniziato, ora ne ho 48, sono una trentina d’anni”.
ARIANNA DAVID E L’ANORESSIA, IL COMMENTO DI CRISTIANA FOGAZZI E TANIA ZAMPARO
Cristiana Fogazzi, alias l’Estetista cinica, nota influencer di Instagram, ha aggiunto: “Io non mi occupo di moda, le modelle in passerella continuano ad essere magrissime. Spesso il messaggio sbagliato dei social è che non si capisce che le foto sui social sono post prodotte e io che mi occupo di pelle, vedo ragazze fissatissime da problemi inesistenti, non sapendo che le ragazze che vedono senza pori hanno in realtà un filtro. Le immagini non sono mai vere, quelle vite non sono davvero così strette, gambe non così lunghe, e fianchi davvero così rotondi. Non si esegue un ideale di perfezione che esiste, ma qualcosa di non esiste. Si sa che le foto sono sempre ritoccate ma evidentemente questa cosa a casa non si sa e ve lo dico io che poi le vedo dal vivo”.
Quindi il pensiero di Tania Zamparo, Miss Italia 2000 e conduttrice tv: “Io ho sofferto di anoressia, ero un’adolescente, avevo 16-17 anni e non c’erano i social. Adesso i social hanno un sistema per poter controllare le foto pubblicate: quelle con un contenuto sessuale vengono bannate. Perchè non farlo anche quando ci si trova di fronte a immagini di eccessiva ed estrema magrezza, magari ritoccate? Visto che non è chiaro il messaggi, non si percepisce da parte di ragazzini e adolescenti che quelle non sono immagini reali, e questo può portare a problemi di alimentazione. I motivi dell’anoressia? Difficoltà ad adattarmi ai cambiamenti adolescenziali, ero molto chiusa, mia mamma era molto apprensiva. Avevo difficoltà a comunicare e mi sono reso conta di scivolare in questa malattia, e quando ho ammesso di avere problema ho cercato di capire da dove arrivava e cercare di cambiare le cose che mi rendevano infelici. Di anoressia non ne ho parlato per tantissimi anni e questo è un problema soprattutto perchè non si riesce a farsi aiutare. Io ne sono uscita al 100% e da tanti anni e questo è un messaggio che voglio dare: si può uscire da questa malattia. Io ho cercato tante strade, non è stato facile, ma non mi sono arresa, ho continuato ad indagare, cercare di capire e realizzarmi. Io invito le persone come Arianna a cercare di andare a fondo e capire le motivazioni che provocano questi disagi”. Arianna David ha poi risposto: “Io ho avuto una vita un po’ basta*da e non è facile quando fai una vita così”. Poi precisa: “Io non lo faccio per un problema estetico, mi si blocca del tutto la fame, è un fattore nervoso”.