Arianna Errigo è pronta a fare causa contro la Federschema in caso di esclusione dalla gara di Tunisi. Dopo essere stata esclusa da quella di sciabola disputata a Seul lo scorso weekend, e valida per le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’azzurra è tornata a chiedere la possibilità di qualificarsi per due armi (l’altra è il fioretto) ai prossimi Giochi estivi. Questo è il suo obiettivo in vista delle Olimpiadi in Giappone. Per questo, attraverso l’avvocato Cesare di Cintio, la campionessa monzese ha inviato una lettera alla Federazione in cui chiede di essere convocata «senza indugio» per la prossima gara di sciabola. È in programma il 10-12 maggio a Tunisi. Nella lettera, stando a quanto riportato da LaPresse, Arianna Errigo chiede una risposta alla Federscherma entro il 2 maggio. Inoltre, ha dato al suo avvocato il mandato di procedere ad un’azione legale «senza ulteriori avvisi né ritardi che potrebbero compromettere le sue qualificazioni».
ARIANNA ERRIGO CONTRO FEDERSCHERMA: VUOLE FIORETTO E SCIABOLA
Arianna Errigo, due volte campionessa del Mondo di fioretto, continua a ribadire di essere «nel giusto» quando chiede di partecipare alle qualificazioni per le due specialità, fioretto e sciabola. L’obiettivo dell’atleta azzurra è diventare la prima nella storia della scherma a prendere parte alle Olimpiadi in due armi diverse. Il suo legale nella lettera inviata alla Federscherma ha spiegato che tale richiesta «è supportata dai risultati sportivi raggiunti, riconosciuti anche dai rispettivi Commissari Tecnici». Visto che ogni gara rappresenta un’opportunità importante per l’atleta, Arianna Errigo chiede di essere convocata per quella di Tunisi. «Ogni gara mancata comporta una riduzione delle sue chances di poter concorrere alle prossime Olimpiadi». Nei giorni scorsi l’atleta aveva parlato al Corriere dello Sport della situazione difficile che si è venuta a creare: «Non c’è nessun regolamento che mi vieta di tirare con entrambe le armi. Non sto rubando niente e me lo sto meritando in pedana».