Si riaccendono i riflettori sul caso di Arianna Flagiello, la donna napoletana morta in circostanze drammatiche il 19 agosto 2015. Il caso sarà al centro della puntata odierna di Chi l’ha visto. Secondo la ricostruzione, Arianna si lanciò dal balcone al quarto piano del palazzo in cui abitava, in via Montedonzelli nel capoluogo campano. Un suicidio che stando alle indagini, sarebbe giunto al termine dell’ennesima lite con l’ex Mario Perrotta, accusato poi di istigazione al suicidio, maltrattamenti ed estorsione. La sentenza a carico dell’uomo fissata inizialmente per lo scorso 6 marzo è stata rinviata poichè avvenuta in concomitanza all’esplosione dell’emergenza Coronavirus. A carico dell’ex compagno nonché ex convivente, il pm di Napoli Lucio Giugliano aveva chiesto al termine della sua requisitoria il massimo della pena, 18 anni di reclusione. In occasione dell’ultima udienza erano presenti in aula anche la madre di Arianna, il padre, la sorella Valentina insieme alla criminologa Antonella Formicola che ai microfoni del Corriere.it ha commentato: “Arianna decide di mettere fine alla sua vita esasperata dalle continue pressioni economiche” del compagno, “una tragedia sconvolgente sulla quale i dubbi sono ancora tanti”.



ARIANNA FLAGIELLO, 33ENNE SUICIDA: IL CASO OGGI A CHI L’HA VISTO

Dopo la discussione delle parti civili, i giudici di Assise di Napoli avevano fissato il processo sulla morte di Arianna Flagiello per l’inizio di marzo. Arianna quando morì aveva 33 anni ma ancora manca l’ultima parola della giustizia sulle reali cause che la spinsero a gettarsi dal quarto piano. Come rammenta Il Mattino, gli avvocati difensori della famiglia della donna avevano posto l’accento in particolare sullo stato di soggezione in cui versava la giovane donna, “manipolata, intimorita e vessata psicologicamente e fisicamente” dal suo ex compagno. I due erano fidanzati da 12 anni e negli ultimi due avevano deciso di vivere insieme in un appartamento che si trova nello stesso palazzo in cui vive la famiglia di Arianna. L’avvocato Coppola ha chiesto il massimo della pena per l’imputato e nell’udienza dello scorso marzo ci sarebbe dovuta essere la discussione degli avvocati Sergio Pisani e Maurizio Zuccaro, difensori di Mario Perrotta, prima della sentenza. Come riferisce il comunicato che annuncia il tema della serata di Chi l’ha visto, al termine della puntata della trasmissione di Rai3 nella quale è andato in onda il servizio sulla morte della ragazza un telespettatore aveva telefonato alla redazione, sostenendo di aver visto l’uomo che la picchiava durante una lite. Aspetto, questo, che troverà questa sera ulteriore approfondimento.

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