Il caso di Arianna Flagiello torna centrale nel corso della puntata odierna di Chi l’ha visto, all’indomani della sentenza di condanna a carico dell’ex compagno Mario Perrotta. Federica Sciarelli darà spazio alle reazioni della famiglia della vittima, morta dopo essere precipitata dal balcone dopo l’ennesima lite con il compagno. Perrotta era a processo con le accuse di maltrattamenti e istigazione al suicidio. In primo grado è stato condannato a 22 anni di reclusione. Secondo i giudici della terza Corte di Assise di Napoli, Arianna si lanciò dal quarto piano poichè esasperata dai continui maltrattamenti a suo carico da parte dell’uomo. Perrotta era a processo anche per istigazione al suicidio ma il reato è poi stato assorbito da quello di morte come conseguenza di maltrattamenti, mentre è stato assolto dal reato di estorsione. Dopo il verdetto – Mario Perrotta ha avuto più di quanto richiesto dall’accusa – è stato ammanettato e condotto direttamente in carcere. La condanna, come rammenta Fanpage.it che ha ripercorso l’intera tragedia, è arrivata a distanza di quasi cinque anni dalla morte ella donna di 33 anni che decise di togliersi la vita gettandosi dal quarto piano della sua abitazione nel quartiere Arenella di Napoli.
ARIANNA FLAGIELLO “SPINTA AL SUICIDIO DAI MALTRATTAMENTI DELL’EX”
Era il 19 agosto 2015 quando Arianna Flagiello, in seguito all’ennesima violenta lite con il compagno Mario Perrotta, prese la drammatica decisione di mettere fine alla sua vita. La loro relazione era iniziata nel 2012, quando Arianna era appena una ragazza di 18 anni. La coppia decide di andare a convivere in un appartamento di proprietà della famiglia di lei. Era Arianna la sola a lavorare mentre l’uomo era disoccupato ma, secondo il racconto della famiglia, con una vera e propria ossessione per i soldi. Dopo la morte della donna le indagini misero in luce tutti i problemi interni alla coppia che già da diverso tempo era spesso protagonista di litigi molto violenti, quasi sempre per motivi economici. L’ultima discussione si consumò proprio quel tragico agosto di cinque anni fa. Dopo l’ennesimo maltrattamento, Arianna minacciò il suicidio ed alla fine si lanciò dal balcone. Al termine del processo di primo grado per la morte della 33enne, Mario Perrotta è stato riconosciuto colpevole dei maltrattamenti e dell’istigazione al suicidio e condannato a 22 anni di reclusione. Soddisfazione da parte della famiglia della vittima, mentre gli avvocati di Perrotta, come spiega Il Messaggero, si sono già detti pronti a fare appello dopo la lettura delle motivazioni. Soddisfazione anche da parte dell’associazione in difesa delle donne che si era costituita parte civile (rappresentata dalla penalista Giovanna Cacciapuoti), ma anche dalla criminologa Antonella Formicola.