Il caso della giovane donna napoletana Arianna Flagiello, morta cadendo dal balcone al quarto piano del palazzo in cui abitava, nell’agosto del 2015, è tornata al centro della trasmissione Chi l’ha visto. Mario Perrotta, l’allora compagno, è stato accusato di istigazione al suicidio, maltrattamenti ed estorsione. Un testimone del programma avrebbe visto in una circostanza Mario proprio mentre picchiava la compagna al culmine di una lite al cospetto di tutti. Ai microfoni del programma, Perrotta ha respinto categoricamente la accuse asserendo di non aver mai picchiato Arianna. Giuseppe è invece il testimone che agli stessi microfoni ha spiegato perchè ha deciso di contattare la trasmissione: “Avevo sentito da lui che non avesse mai messo le mani addosso ad Arianna, invece è capitato in un episodio che l’ha picchiata… un calcio…”. L’uomo ha spiegato di essere stato al lavoro, in un supermercato, quando entrarono Mario, la compagna e la madre di quest’ultima: “Stavano già discutendo, all’improvviso lui si girò, le diede un calcio alle spalle ed andò via. La madre continuò la sua passeggiata verso l’ingresso al supermercato e Arianna seguì la mamma. Il calcio fu reale, un calcio dietro la schiena”. Il testimone rimase “basito” mentre lui andò via. Quel calcio in pubblico rimase impressa al testimone ed ai suoi colleghi.
ARIANNA FLAGIELLO, SUICIDIO? IL GIALLO DEGLI SMS
Alla medesima trasmissione di Rai3, Mario Perrotta ha continuato a negare di essere mai stato violento con Arianna: “Qualche volta è capitato uno strattone, ma non ho mai messo una mano addosso in pubblico”, ha insistito. I due stavano insieme da 12 anni, una relazione complicata che termina con la morte di Arianna Flagiello, cadendo dal balcone dell’abitazione in cui vivevano insieme. Nessuna delle persone che la conosceva, però, ha mai creduto al suicidio, a partire dall’amica Manuela che l’ha definita: “Una ragazza solare, ricordo le sue risate. Era una ‘macchietta’, sempre allegra. Se penso a lei mi viene difficile pensare che abbia fatto una cosa simile”. Nella coppia era la sola a lavorare, aiutando anche la famiglia del compagno. Sembrava una ragazza felice ma dopo la morte i messaggi trovati sul suo cellulare sembrano dire tutt’altro. “Ho letto dei messaggi che mi fanno un dolore solo a ricordarli, tremendo… Due giorni prima lui faceva un paragone con le sue amiche chiamandola una vecchia”, ha confidato la sorella Valentina. Anche la mamma ha ricordato quei messaggi choc in cui diceva: “Quando si tratta dei soldi diventi violento”. “Lui le controllava il conto corrente ad Arianna e chiedeva soldi di continuo”, ha aggiunto la sorella. Poco alla volta la giovane viene isolata dal contesto sociale. Familiari ed amici della vittima parlano di “anni di vessazioni e soprusi”. Mario, di contro, smentisce tutto e racconta che Arianna sin da piccola aveva sofferto per il tradimento del padre a scapito della madre. “Questo racconto mi sembra ancora una volta volersi arrampicare sui vetri e cercare di discolparsi con modi assurdi”, si è difeso il padre della ragazza. “Arianna aveva con me un rapporto splendido”, ha aggiunto.