Il primo oro olimpico italiano ai giochi invernali di Pechino 2022 lo ha portato Arianna Fontana vincendo i 500 metri dello short track in una gara appassionante. Così era stato anche ai precedenti giochi olimpici in Corea, quando Arianna Fontana aveva vinto l’oro nella stessa competizione, e di cui avevo scritto al tempo.
Quattro anni fa era stata la portabandiera per l’Italia. Nella cerimonia al Quirinale, quando aveva preso in consegna la bandiera, rivolgendosi al presidente Mattarella aveva detto riferendosi a se stessa “la donna che è di fronte a tutti e voi e che è pronta ad affrontare e superare ogni sfida come fa Lei tutti i giorni per aiutare il nostro paese”. Aveva anche detto: “Spero che questa olimpiade porti un po’ questa gioia e questo orgoglio di essere italiani”.
Quest’anno però, durante la conferenza stampa, dopo avere vinto l’oro, Arianna Fontana ha spiegato che non si è allenata in Italia bensì in Ungheria: “Io ed il mio coach ne abbiamo passate tante, molte situazioni difficili. C’erano persone che non ci volevano qui e questo non ha aiutato affatto. Hanno provato a non farci venire qui, trovando un modo per farci male. Noi però siamo stati capaci di andare avanti comunque”.
Queste dichiarazioni di Arianna Fontana fanno riflettere perché, giusto o sbagliato, uno le associa alla situazione attuale a livello di paese: divisioni, gelosie, polarizzazioni. Quante fumate nere ci sono state per l’elezione del presidente? Ovviamente non è un problema solamente italiano quello della polarizzazione o di elezioni presidenziali problematiche, come l’esperienza americana ci insegna.
Implicitamente in quello che Arianna Fontana ha fatto vi sono due lezioni. La prima, e forse la più ovvia, è stata la sua determinazione di fronte agli ostacoli: è andata avanti, vincendo non solo nella gara individuale ma anche nella staffetta mista dove la squadra italiana ha vinto l’argento.
La seconda lezione è la chiarezza con la quale Arianna Fontana ha poi parlato rispetto a queste traversie, ponendole in un contesto non di rancore ma di un più ampio respiro umano. “Ho passato una notte in bianco, ho ancora i brividi, però stamattina con calma ho riguardato i video, il mio fan club. Vedere la gioia, le lacrime, delle persone a cui voglio bene, conclude Arianna Fontana, mi hanno fatto capire che ne è valsa la pena vivere tutto quello che ho passato, solo per quel momento”.Queste sue parole ci ricordano la poesia di Fernando Pessoa, “Mare portoghese”, allorché dice:
Valse la pena? Se l’anima è grande
Tutto quel che si fa vale la pena
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