A Storie Italiane si è tornato a parlare del caso di Arianna Manzo, bimba vittima di malasanità e che è tetraplegica. In collegamento dall’abitazione della giovane (a dicembre compirà 18 anni), i due genitori: “Stamattina non ci siamo spostati ma più tardi andremo al mare – esordisce la mamma di Arianna Manzo – lei guarda il sole fuori perchè vuole uscire”. Arianna Manzo aveva pochi mesi quando è stata vittima di una bronchiolite poi, per via di un sedativo sbagliato somministratole, ha riportato gravissime lesioni; la vita di Arianna, come ricorda l’inviata di Storie Italiane, è stata spezzata così come quella dei genitori.



Un mese fa è finalmente arrivato il risarcimento, o meglio, parte di esso, dopo aver raggiunto un accordo con l’ospedale Cardarelli. L’avvocato della famiglia ha aggiunto: “Dopo aver raggiunto del pagamento dei 3 milioni di euro le garantiremo una casa di cui ha sempre avuto bisogno ma anche una macchina che le consenta di andare al mare e di curarsi. Con questa transazione le restituiamo quella dignità che le è stata purtroppo sempre negata”.



ARIANNA MANZO: “DOPO UNDICI ANNI DI PROCESSI RAGGIUNTO L’OBIETTIVO”

“Dopo undici anni di processi – ha continuato l’avvocato della famiglia di Arianna Manzo – abbiamo raggiunto l’obiettivo di potersi curare, abbiamo perso tempo per colpa di altri, ed ora resta di vedere riconosciuta l’ultima parte di pagamento, e quindi quei soldi verranno investiti per garantirle il futuro anche nel tema del ‘dopo di noi’, ma anche per concretizzare aiuti di cui ha sempre avuto bisogno”.

La mamma di Arianna Manzo ha poi voluto ringraziare il suo sindaco: “Il sindaco di Cava de Tirreni è venuto a casa, ci ha aiutato anche lui in questa lunga battaglia, lo ringraziamo”. Purtroppo il mezzo preposto arriverà un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcio per via dei problemi di consegne indirettamente legati alla guerra in Ucraina. “I risarcimenti stanno bene, abbiamo già avuto un risarcimento di circa 2.3 milioni e poi manca la differenza che dovrebbe arrivare entro massimo un mese”, ha chiosato l’avvocato.