Ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, Arianna Mortellini ricorda il nonno Andrea Camilleri. “Mi manca tantissimo, perderlo è stato difficile, davvero difficile da affrontare, tremendo.” ha rivelato la giovane, che è uscita in libreria con il suo primo libro, dal titolo “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni”.
Proprio in merito alla stesura del suo romanzo, Arianna ha rivelato: “Dopo un anno dalla morte dio nonno, ho voluto lasciarmi alle spalle questo dolore e far uscire la mia parte più curiosa. E con l’immaginazione che mi ha aiutato a sviluppare nonno, ho fatto uscire questa storia.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Arianna Mortelliti, nipote di Andrea Camilleri
Arianna Mortelliti sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 26 aprile, di Oggi è un altro giorno per ricordare il nonno Andrea Camilleri, scomparso il 17 luglio 2019. Arianna Mortelliti, 36 anni, insegna in una scuola romana ed è laureata in Scienze Biologiche. Ha da poco pubblicato il suo primo libro, “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni”.
Per la stesura di “Autodifesa di Caino” (primo libro postumo dello scrittore), Andrea Camilleri aveva chiesto aiuto proprio alla nipote Arianna. Intervistata dal settimanale Oggi, Arianna ha ricordato il rapporto con il celebre nonno: “Un fiume in piena, un continuo flusso di idee. Era proprio instancabile, ma c’erano anche momenti di confidenza tra me e lui, siamo sempre andati molto d’accordo. È stato un nonno presente, da piccola abitavamo perfino sullo stesso pianerottolo”.
Il primo romanzo di Arianna Mortelliti
Il lascito più importante del nonno Andrea Camilleri è stato “l’uso della fantasia, cioè cercare risposte dentro il nostro cervello, perché lì non ci sono limiti, nessuna barriera, ostacolo. Usava spesso questa frase nello scrivere: buttiamolo giù, poi lo sistemiamo. Ovviamente a lui uscivano solo capolavori”, ha raccontato Arianna Mortelliti, figlia di Andreina, primogenita dello scrittore.Nel suo primo libro “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni”, la nipote di Camilleri racconta di Arturo, 95 anni, che finisce in coma. Al suo capezzale accorre la famiglia che gli racconta di tutto. E lui, a dispetto della logica, li sente uno per uno: la moglie Carolina, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l’occhio e la mano da pittrice.