Ariete ospite del Concerto del 1 maggio di Roma

Ariete è tra i protagonisti del Concertone del 1 maggio a Roma. La cantautrice porterà sul palcoscenico sicuramente anche il brano “Mare di guai” presentato durante la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo 2023. Un brano importante che ha descritto così: “parla sicuramente di una storia d’amore finita, ma in un’ottica molto più introspettiva che si concentra anche molto su di me. È una canzone molto emotiva, molto sentimentale e non vedo l’ora di cantarla sul palco”. Un successo inaspettato per Arianna Del Giaccio, questo il vero nome della giovane cantautrice, che intervistata dalle pagine de La Repubblica ha dichiarato: “per me stare nella musica oggi è comunicazione aumentata al 300% e a 360 gradi. Se vuoi “arrivare” ai talent non basta saper cantare, ce ne saranno cento che lo fanno meglio di me, devi usare le parole giuste, scrivere testi talmente tuoi da diventare di tutti, i vestiti giusti”.



La consacrazione è arrivata con un brano diventato colonna sonora di una pubblicità di un famoso gelato, anche se l’obiettivo di Ariete è ben altro “vorrei ispirare le ragazze. La tenerezza e l’orgoglio del riconoscere che in tantissime mi copiano, si rollano il cappellino calato sulla fronte e ne fanno una dichiarazione d’indipendenza”.



Ariete e il successo: storia di come possono cambiare la vita i social…

I social possono davvero cambiare la vita. Lo sa bene Ariete che si è fatta notare durante il lockdown pubblicando una serie di video su Instagram. “Mi sono buttata su Instagram e durante il lockdown ho cominciato a postare video giornalieri, immaginando che in tanti avevano bisogno di qualcuno che gli tenesse compagnia, con le canzoni, le cose serie e le cazzate, un posto sicuro per le loro insicurezze, vale per le femmine e per i maschi (lo sono i miei due migliori amici). Io poi ho la sindrome della mamma, crocerossina” – ha dichiarato l’artista dalle pagine de La Repubblica.



Le sue canzoni parlando spesso di storie finite male, dolore e delusioni, ma la cantante ha precisato: “non credo nella felicità assoluta, e non è una visione pessimistica. Sono ottimista al 200%. Le cose sono semplici ma fingiamo che siano complesse per non riconoscere qualcosa di palesemente sbagliato. Litighiamo perché è più umano litigare che fare pace, nessuno avrà mai le idee perfettamente compatibili, dalla cazzata più grande, tipo cosa mangiamo a cena, alla guerra. Se pensi che l’essere umano vive la sua morte come un’ingiustizia…”.