Ariete parla del suo album “Specchio”

Ariete è tra gli ospiti dei Tim Music Awards, l’evento che premia la grande musica italiana condotto da Vanessa Incontrada e Carlo Conti su Rai1. La giovane interprete dalle pagine di Billboard.it ha presentato il suo primo album dal titolo Specchio. Un disco importante il cui titolo non è stato scelto a caso: “è quasi una sfida nei confronti di me stessa, avendo il coraggio di guardarmi sempre allo specchio nonostante problemi e difetti. Un po’ come se queste 11 canzoni fossero uno specchio e io, facendole uscire fuori, avessi il coraggio di accettare la tematica di ogni brano per parlarne liberamente”.



Non solo, la cantautrice ha spiegato: “parlo di specchio per gli altri perché da ormai due anni, da quando ho iniziato a fare musica in maniera seria, ci sono tanti ragazzi che mi dicono: “Mi rivedo tanto nelle tue canzoni”. Sento che non l’hanno mai detto in maniera superficiale, c’è una vera e propria connessione. Per me è il lancio di una sfida anche nei loro confronti: questo è il mio specchio, ho il coraggio di guardarmici dentro e spero ci riusciate anche voi. È anche un reminder per me, per ricordarmi come mi sentivo a 20 anni e il coraggio che ho avuto nel raccontarmi”.



Ariete e le collaborazioni con Madame e Franco126

La musica di Ariete ha conquistato i giovanissimi e non solo, visto che anche la critica ha molto apprezzato le sue produzioni musicali. La cantautrice, nonostante la giovanissima età, ha saputo con la sua musica e le sue canzoni arrivare dritto al cuore del pubblico più giovane senza però sentirne il peso. Anzi parlando proprio delle nuove generazioni ha sottolineato: “sono sicura che la nostra generazione inizierà una rivoluzione, che in parte già vediamo. Sono contenta che, in ambito musicale, io sia un riferimento per tanti. Forse è più l’etichetta che ogni tanto pesa: la portavoce, la canzone generazionale, la cantante indie. Da questa cosa vorrei uscire, perché io sono soprattutto portavoce di me stessa e delle mie esperienze. Chiaramente il fatto che vengano colte come un input per fare di più mi fa solo piacere, ma quando mi sento dire che potrei essere un faro per la mia generazione sento più la responsabilità di aiutare le persone con la mia musica che con quello che dico”.



All’interno del disco non mancano le collaborazioni e i featuring con due colleghi molto in voga: Madame e Franco126. Sulle collaborazioni ha detto: “entrambi i brani parlano di una storia finita. Nel pezzo con Madame si ripete il concetto di “quanto mi manchi”, si parla di un rimpianto, mentre con Franco prevale il concetto “non so più se fai per me”. L’amore è universale, è il punto di connessione del mondo ed è ciò che porta il buonsenso”.