Arisa ha stupito di nuovo i suoi fan con un cambio look rivoluzionario. Chioma lunga e bionda, un cambiamento drastico che ha fatto subito il giro dei giornali di gossip. Il merito va al giretto che la cantante ha fatto a Milano, al Kumba Extension, per provare alcune soluzioni. Tramite le Stories invece ha deciso di rispondere a qualche domanda dei fan. C’è chi le ha chiesto che cosa ne pensa del Gf Vip, “Se c’è lo guardo”, e chi invece le ha chiesto semplicemente quanto sia bella. “5 pieno”, ha risposto l’artista. La rivelazione più interessante però riguarda un altro particolare: Arisa non dice di no alla possibilità di realizzare un album autoprodotto. Oggi, sabato 8 agosto 2020, Arisa sarà inoltre ospite della replica di Una storia da cantare, in onda su Rai 1. “Adesso toccherà fare una coreografia per Tik Tok, il brutto momento è arrivato, aiutatemi. Adesso a parte gli scherzi, a tutti i ballerini in ascolto e a tutti coloro che hanno questa malleabilità e giovinezza per stare su Tik Tok, mandatemi delle coreografie”, ha detto tramite Stories negli scorsi giorni. A quanto pare Arisa è a caccia di una novità ed è pronta a sbarcare a sua volta sulla piattaforma più discussa del momento.



Arisa, cosa farà nei prossimi mesi?

Arisa sta riflettendo molto sui passi da muovere nei prossimi mesi. E in questo grande piano rientra anche la possibilità di ritornare al Festival di Sanremo. “L’artista è un po’ un artigiano“, ha scritto di recente, “quindi è una persona che il lavoro lo crea, lo finalizza e porta avanti le sue idee: non possiamo essere comparse della nostra vita. Dobbiamo essere protagonisti, altrimenti è solo un fatto commerciale”. La speranza di certo non le manca e lo dimostra l’ultimo singolo pubblicato, Ricominciare ancora, dove punta dritta verso un futuro migliore. Il grande passo lo ha già fatto grazie alla fondazione del Pipshow, la sua etichetta discografica. “Penso che la maggior parte degli artisti in questo periodo storico siano tormentati dal fatto che la musica corra via troppo veloce“, ha detto a L’Adige, “e che non si capisca bene se si possa ancora rimanere se stessi”. Arisa ha riflettuto a lungo su questo particolare e ha deciso che l’unica mossa possibile era diventare autonoma anche dal punto di vista artistico, mettendosi in proprio. Lei, che ha iniziato a cantare a soli 3 anni, ha le idee molto chiare: ha un sogno nel cassetto e non intende gettarlo al vento solo per inseguire il dio denaro. Il lockdown invece è stato un po’ un trauma per Arisa, almeno per quanto riguarda il primo periodo. “Ho i genitori che vivono da soli in Basilicata“, ha detto, “mia madre in questi anni ha avuto grossi problemi di salute e il rischio per lei era alto. Però la mia regione si è difesa bene perchè siamo come i cinesi e appena vediamo qualcosa che non va, siamo ligi nel rispettare le regole”.

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