Arisa nel brano Canta ancora sfida il bullismo: “È capitato anche a me

Arisa è la voce di Canta ancora, il suo nuovo singolo uscito lo scorso 11 ottobre e che rappresenta la colonna sonora del nuovo film diretto da Margherita Ferri Il ragazzo con i pantaloni rosa, nelle sale da novembre. Sia il brano che la pellicola affrontano il tema del bullismo, divenuto nuovamente attuale negli ultimi giorni in seguito al caso di cronaca di Senigallia che ha coinvolto un giovane adolescente di 15 anni: bullizzato e perseguitato da alcuni ragazzi della sua stessa scuola, si è tolto la vita sparandosi con una pistola d’ordinanza del padre vigile.



Una tragedia che ha smosso la coscienza collettiva e riportato sotto i riflettori la piaga del bullismo, che Arisa, in un’intervista al Corriere della Sera, commenta così: “È capitato anche a me, non scendo nei dettagli di una vicenda molto personale. Ognuno reagisce a proprio modo, dipende dalla sensibilità. Non ci sono casi più o meno gravi, non c’è un margine entro cui è accettabile svilire una persona. Il rispetto deve entrare nella cultura quotidiana: purtroppo siamo ancora lontani dall’obiettivo“.



Arisa e la storia del “ragazzo con i pantaloni rosa”: “Penso a tutte le mamme…

La tragedia di Senigallia riporta alla memoria quanto accadde nel 2012 a Roma, quando un ragazzo di 15 anni si tolse la vita per gli insulti ricevuti dai compagni dopo essersi presentato a scuola con un paio di pantaloni rosa, erroneamente stinti dalla madre. Il film Il ragazzo con i pantaloni rosa è ispirato alla storia di quell’adolescente, di nome Andrea Spezzacatena, e il brano Canta ancora è un messaggio di sfida contro i bulli.

Arisa, nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, ha parlato della pellicola e rivelato di aver osservato la delicata tematica del bullismo dal punto di vista di una madre: “Quando ho letto la sceneggiatura del film è ciò che più mi ha colpito. Immaginarti madre, a come puoi stare quando sai che tuo figlio certi posti li deve frequentare, certe persone le deve incontrare. Io canto e penso a tutte le mamme che farebbero qualsiasi cosa per proteggere i figli, eppure in certi momenti sono impotenti di fronte all’odio e all’ignoranza. Quando noi stessi giudichiamo fermiamoci un attimo e riflettiamo: se lo facessero con me? Se lo facessero con mio figlio?“.