Armando Siri, ex senatore della Lega, è ospite di “Giù la maschera”. Qui si parla di mandati e in particolare della possibilità di aumentare il numero di quelli possibili per sindaci e governatori. Quale sarebbe, allora, la giusta durata degli incarichi in Italia ma anche negli Stati Uniti, dove Biden è pronto a concorrere per la seconda volta nonostante, ormai per tanti elettori, soffra di demenza e problemi legati all’età? “Si tratta di poter correre e poi far decidere agli elettori se questa corsa effettivamente può avere un risultato positivo e di successo oppure no. Se invece a monte c’è qualcuno che agisce, che interviene in modo artificioso rispetto a questo processo, allora dobbiamo capire che cosa è esattamente e che cosa intendiamo per democrazia spiega.



Per il politico, “ad esempio se Biden ha problemi cognitivi probabilmente gli americani non lo rieleggeranno. Bisogna avere fiducia che il cittadino, l’elettore, abbia il senso critico e sappia giudicare chi è in corsa. Però la corsa dovrebbe essere consentita a tutti. Tutti dovrebbero potersi candidare poi a scegliere se sono i cittadini sovrani”. Tutto, per l’ex senatore, ruota dunque intorno al concetto di fiducia che si dovrebbe avere nei confronti dell’elettore, che munito di senso critico dovrebbe essere in grado di assumere la propria decisione.



Armando Siri: “La politica riesce a distruggere se stessa”

In Italia, Salvini ha chiesto di poter derogare la legge che impone due mandati per governatori e sindaci. Il tentativo è stato respinto ma la proposta ha creato una frattura anche nel Pd, con fazioni differenti. Siri dice la sua: “Che la politica sia vittima di una forma autoimmune e quindi che riesca a distruggere se stessa e anche le parti sane di se stessa, mi pare evidente ma ormai da anni. La politica riesce, come fa lo scorpione, a pungere e distruggere se stessa. Questa cosa sul terzo mandato mi sembra un manierismo di palazzo per fare un dispetto a qualcuno e mettere i bastoni tra le ruote. Cioè, diamo la possibilità a chi ha lavorato bene di potersi ripresentare gli elettori e magari essere anche rieletto. Oppure no. Dipende da quello che decidono i cittadini sovrani, ripeto”.



A “Giù la maschera”, Armando Siri sottolinea ancora: “C’è sempre qualcuno che ha questo sottinteso per cui i cittadini siano un po’ dei mentecatti, per cui vengono condizionati e per cui questa è la stessa teoria per cui oggi si decide quali sono le democrazie che sono democrazie e quelle che non lo sono. Adesso appunto si parla di Putin, della Russia, di Erdogan, di altre realtà dove esiste una democrazia dove la gente va a votare, però non è effettivamente una democrazia pura. Se manca la fiducia negli elettori allora dovremmo riconsiderare il tema della democrazia.