Armando Siri rischia il processo per corruzione

. La Procura di Roma ha chiuso le indagini sull’ex sottosegretario alle Infrastrutture e su altre quattro persone, tra cui l’ex deputato di Forza Italia Franco Paolo Arata. Come riporta La Stampaa, l’esponente della Lega è finito nel mirino dell’accusa per due episodi di corruzione: come ricostruito dai colleghi, Siri avrebbe asservito i suoi poteri ad interessi privati «proponendo e concordando con gli organi apicali dei ministeri competenti (Infrastrutture, Sviluppo economico e Ambiente), l’inserimento – è scritto nel capo di imputazione – in provvedimenti normativi di competenza governativa di rango regolamentari e di iniziativa governativa di rango legislativa, ovvero proponendo emendamenti contenenti disposizioni in materia di incentivi per il “mini eolico”».



ARMANDO SIRI RISCHIA PROCESSO PER CORRUZIONE

Il procedimento nei confronti di Armando Siri e di altri quattro è coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pubblico ministero Mario Palazzo. Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, il leghista riceveva la promessa e/o dazione di 30 mila euro da parte di Franco Paolo Arata, amministratore di due società operanti nel settore eolico. Ma non solo: un altro episodio vede coinvolto Armando Siri e fa riferimento al tenativo di ottenere «provvedimento normativo ad hoc che finanziasse, anche in misura minima, il progetto di completamento dell’aeroporto di Viterbo, di interesse per future commesse della Leonardo Spa». Per raggiungere l’obiettivo, Siri avrebbe esercitato pressioni sul comandante generale della Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, ottenendo la promessa di somme di denaro e la dazione di 8 mila euro.



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