Le trattative nel centrosinistra per definire le alleanze in vista delle elezioni politiche, così come quelle per il “terzo polo”, sono ben lontane dalla realtà del centrodestra, che guarda già oltre, alle cose da fare in caso di vittoria, a partire dalla flat tax. «Sinceramente mi appassiona poco. La cosa che mi è venuta spontanea è osservare i volti di persone che hanno credo girato 3-5 partiti, in stagioni diverse, che poi ad ogni elezione si aggregano per un fatto di convenienza elettorale sotto sigle che in qualche modo si dissolvono», ha commentato piccato Armando Siri in collegamento col Tg4. Il senatore della Lega ha ricordato che «gli italiani sono alla ricerca di un approdo concreto, sicuro e rodato».



Il centrodestra, infatti, può fornire garanzie secondo l’esponente del Carroccio: «Al centrodestra c’è una coalizione rodata dal ’94, che governa le più importanti italiane, tantissime amministrazioni comunali. Quindi, siamo occupati sui temi, non su questi rituali che lasciano il tempo che trovano». Ma Armando Siri ha parlato anche di rifiuti e ambiente, a partire dal tema termovalorizzatore: «Ci sono tecnologie ormai all’avanguardia che offrono l’opportunità di creare infrastrutture pulite al 100%; quindi, è un atto di sabotaggio che non ha senso». Per quanto riguarda i timori attribuiti: «Abbiamo le idee chiare sul programma politico-economico. Se toccherà fare a noi la legge finanziaria, assicuro che non ci sarà nessun esercizio provvisorio».



IL MECCANISMO DELLA FLAT TAX

«Ovviamente noi siamo favorevoli non solo al termovalorizzatore, ma anche alla ripresa della considerazione del nucleare in Italia. Esistono tecnologie sicure e pulite che possono fornirci energia ed emanciparci da una condizione di sofferenza energetica», ha proseguito Armando Siri al Tg4 per quanto riguarda il delicato tema energetico. Quindi, ha ribadito: «Siamo a favore delle infrastrutture, dell’ambiente, della tecnologia e dello sviluppo dei territori». Il senatore della Lega ha parlato anche della pressione fiscale, avendo lavorato al programma del centrodestra, quindi anche sulla flat tax. «Sostanzialmente l’abbiamo già fatta nel 2018 per tutte le partite iva fino a 65mila euro al 15%, ma estenderemo questo limite a 100mila euro. Il passo successivo è estendere questa aliquota unica a dipendenti e pensionati». Armando Siri ha chiarito anche come funzionerà: «Riguarderà le famiglie monoreddito fino a 55mila euro, quelle bireddito fino a 70mila euro e i single fino a 30mila euro». La progressività dell’imposta viene garantita da una deduzione fissa inversamente proporzionale al reddito e direttamente proporzionale al numero dei carichi famiglia. «Più figli ho e meno reddito ho più grande sarà la deduzione, inversamente più reddito ho e meno figli ho più bassa è la deduzione». Per quanto riguarda le coperture, «ha un costo di 13 miliardi di euro. Sono stati già allocati 7 miliardi, gli altri verranno dall’ottimizzazione delle tax expenditures». Quindi, per il leghista si tratta di un sistema più semplice che mette nelle mani dei cittadini più risorse economiche per rimettere in moto consumi, lavoro e affrontare meglio l’inflazione.



LA BOCCIATURA AL REDDITO DI CITTADINANZA

Armando Siri ha anche stroncato il reddito di cittadinanza ai microfoni del Tg4. «Non si può agire solo con la leva fiscale, ma bisogna farlo anche col welfare per sostenere chi ha davvero bisogno e chi non è in grado di lavorare. Invece abbiamo destinato purtroppo molti soldi a chi è in grado di lavorare e ha scambiato un aiuto momentaneo per un sussidio perenne. Bisogna razionalizzare le risorse, darle a chi ha bisogno e incentivare il mondo del lavoro». Il senatore della Lega ha usato toni molto duri per attaccare la misura voluta da M5s: «Non si possono dare sussidi a giovani e poi avere il mondo del turismo che fatica a trovare dipendenti. Così facciamo del male al nostro sistema. È mai possibile che ci sia un’anziana pensionata che prende 250 euro al mese e fatica a comprarsi la stampella mentre un giovane ciondola da un bar all’altro con 800 euro al mese e poi rifiuta di andare a lavorare? Questo è immorale». Importante anche il tema delle pensioni. «Dobbiamo agevolare il ricambio e fare politiche di formazione, quindi servono scuole professionali. Abbiamo creato un sistema in cui tutti vogliono andare all’università, ma ci servono giovani pronti a entrare nel mondo del lavoro». Con la flat tax estesa anche ai pensionati, molti di questi secondo Armando Siri sceglieranno di restare in Italia anziché andare all’estero, ad esempio in Portogallo, dove la tassazione è agevolata.