Un importante sondaggio realizzato dall’emittente americana CNN ha rilevato come la maggioranza degli americani sia contraria all’invio di nuovi aiuti militari all’Ucraina. Nel dettaglio poco più del 50 per cento, leggasi il 55, non vorrebbe altri stanziamenti federali nei confronti di Kiev. Inoltre sempre più della maggioranza (il 51%), si dice convinta che Washington abbia fatto abbastanza per l’Ucraina, a differenza invece del 48 per cento del popolo statunitense secondo cui la Casa Bianca dovrebbe continuare ad aiutare il popolo in guerra con la Russia dal febbraio del 2022.
Si tratta quest’ultima di una percentuale comunque in netto calo visto che un anno fa era al 62 per cento, registrando quindi una perdita di ben 14 punti percentuali. In merito invece al genere di aiuti da fornire, il 62 per cento degli intervistati parla di cooperazione fra intelligence, mentre il 53 per cento menziona l’addestramento militare. Solo il 17 per cento invierebbe addirittura delle truppe americane in terra straniera mentre per il 43 per cento è giusto continuare ad inviare armamenti. Stando al sondaggio della CNN emerge una forte divisione all’interno della stessa popolazione a stella e strisce, basata sullo schieramento politico.
AMERICANI DICONO NO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA, IL SONDAGGIO CNN: DIVISIONI ALL’INTERNO DEI PARTITI
Basti pensare che sette intervistati su 10 fra i Repubblicani si dicono contrari ad ulteriori finanziamenti da parte del Congresso per aiutare l’Ucraina; di contro, sei democratici su 10 dieci fra coloro che sono stati intervistati, sono favorevoli a continuare gli aiuti. Una situazione quasi paradossale tendendo conto che solitamente il centrodestra è considerato più “incline” alla guerra, ma in questo caso il popolo democratico sta appoggiando il presidente Joe Biden e gli aiuti al popolo di Kiev.
Divisione, infine anche all’interno degli stessi partiti. Come sottolinea ancora la CNN, i liberaldemocratici sono quelli più favorevoli all’invio di armi, pari al 74 per cento, mentre i democratici moderati o conservatori si fermano al 51 per cento. Fra i Repubblicani, invece, il 76 per cento dei conservatori si oppone a nuovi finanziamenti, contro il 61 per cento di moderati o liberali.