Il contrabbando di armi in Ucraina non è solo un timore della Russia. Anche Nato e Unione europea lanciano un allarme sul rischio che le armi inviate all’Ucraina per aiutarla nella guerra scatenata da Vladimir Putin finiscano sul mercato nero. Infatti, ora si chiede un maggiore monitoraggio delle armi per fermare le vendite al mercato nero europeo da parte di gruppi criminali. Stando a quanto riportato dal Financial Times, che cita due funzionari occidentali informati sui colloqui, un certo numero di Stati membri della Nato stanno discutendo con il governo di Kiev di una qualche forma di sistema di tracciamento o di un inventario delle armi fornite all’Ucraina, con elenchi dettagliati.
Un’altra persona che ha familiarità con la vicenda ha assicurato che il governo ucraino sta istituendo un sistema di monitoraggio e tracciamento delle armi più esteso con l’aiuto dei paesi occidentali. «Tutte queste armi atterrano nel sud della Polonia, vengono spedite al confine e poi vengono semplicemente divise in veicoli da attraversare: camion, furgoni, a volte auto private. E da quel momento andiamo in bianco sulla loro posizione e non abbiamo idea di dove vadano, dove sono usati o anche se rimangono nel paese», ha detto uno dei funzionari occidentali.
USA “SITUAZIONE COMPLICATA IN UCRAINA MA…”
Non è da escludere che alcune armi finiscano nel mercato nero. Infatti, sul canale Telegram filo-russo Signal circola un video che mostra un’autovettura con targa albanese che viene aperta e che al suo interno ha alcune armi come NLAW MANPADS svedese-britannici e ATGM Javelin americani. Non ci sono al momento riscontri ufficiali su tale video, che circola anche su Twitter. Ma i timori europei e americani sono concreti quanto quelli russi. Il rischio che armi Usa inviate in Ucraina cadano nelle mani sbagliate è «una seria considerazione» vista la «situazione impegnativa» sul terreno, ha dichiarato Bonnie Denise Jenkins, sottosegretario agli Stati Uniti per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale. Jenkins ha assicurato che gli Stati Uniti sono in contatto con Kiev sulla questione. «Gli Stati Uniti prendono molto sul serio la nostra responsabilità di proteggere le tecnologie di difesa dell’origine americana e prevenire la loro diversione o proliferazione illecita. Siamo fiduciosi nell’impegno del governo ucraino a salvaguardare e rendere conto in modo appropriato delle armi degli Stati Uniti».
COMMISSIONE UE LANCIA HUB CONTRO CONTRABBANDO ARMI
Intanto Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino, ha assicurato: «Qualsiasi movimento di armi in Ucraina o fuori dall’Ucraina è monitorato molto attentamente e supervisionato sia dall’Ucraina che dai nostri partner internazionali». La questione del traffico di armi è stata discussa in una riunione dei ministri degli Interni dell’Ue, mentre la Commissione Ue ha lanciato un «hub di sostegno dell’Ue» nella vicina Moldavia per fornire competenze e cooperazione per combattere questioni come il contrabbando di armi. «È difficile evitare il traffico o il contrabbando, non ce l’abbiamo fatta nell’ex Jugoslavia e probabilmente non lo eviteremo in Ucraina», ha dichiarato il ministro della Difesa della Repubblica Ceca, Jana Cernochova. Pur evidenziando l’utilità di misure per il tracciamento delle armi, ha avvertito che non sarebbe stato possibile seguire ogni oggetto. Già ad aprile l’Europol aveva dichiarato che dalle sue indagini era emerso che il traffico di armi dall’Ucraina era una potenziale minaccia per la sicurezza dell’Ue.