La guerra in Ucraina, a quasi un anno di distanza dai suoi esordi, continua a rappresentare – purtroppo – un tema d’attualità, anche per quanto concerne i pensieri del popolo italiano. A rivelarlo è stato un sondaggio condotto da “Euromedia Research”, commentato durante la puntata di “Porta a Porta” andata in onda nella serata di mercoledì 25 gennaio 2023 su Rai Uno e condotta da Bruno Vespa. In studio era presente la sondaggista Alessandra Ghisleri, che ha presentato e commentato le grafiche mostrate in diretta.



In primis, è stato domandato alla popolazione del Belpaese se consideri la fine del conflitto russo vicina o lontana. Soltanto l’8,2% degli intervistati ha risposto di reputarla “vicina”, mentre ben il 78,2% ha dichiarato di considerarla “lontana”. Da ultimo, il 13,6% “non sa e non risponde”. Una percezione che è peggiorata rispetto a un altro sondaggio – sempre a cura di Euromedia Research – effettuato a metà dicembre, nel quale i dati erano indubbiamente più improntati all’ottimismo rispetto ad adesso.



UCRAINA, SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH: SOLO 1 ITALIANO SU 3 È FAVOREVOLE ALL’INVIO DI ARMI A KIEV

L’invio dei carri armati tedeschi e di nuove armi all’Ucraina, invece, non ha raccolto un ampio consenso tra gli italiani: nel sondaggio mostrato a “Porta Porta”, solo il 33,9% ha risposto che “è doveroso perché l’Ucraina va sostenuta”, mentre per il 21,2% degli italiani “è pericoloso perché questo passo porterà la Nato nel conflitto”. Il 20,2% l’ha giudicato invece “dannoso perché farà allungare e inasprire la guerra” e il 10,7% “vergognoso perché si gioca con la pelle delle persone”. Mandare armi a Kiev, inoltre, per il 5,9% degli intervistati è “inutile perché si tratta di un numero limitato”. Infine, il 7,3% degli intervistati “non sa e non risponde”  e lo 0,8% ha indicato “altro” come risposta.



Da ultimo, la speranza degli italiani circa il conflitto è frammentata in queste opzioni: “Negoziare con i russi un cessate il fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti” (38,2%), “ridurre il sostegno militare a Kiev per convincere Zelensky dell’impossibilità di vittoria” (25,6%), “entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche se stessi” (8,4%), “non sa e non risponde” (27,8%).