Arnaldo Caruso lancia l’allarme: possibili lockdown al Sud, attenzione alla situazione della Campania. Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il virologo ha fatto il punto della situazione in vista di «un ulteriore aumento di contagi», considerando che i pronto soccorso si stanno riempiendo: «I contagi crescono in modo lento, ma progressivo. Non c’è la gravità del passato perché l’età media dei malati è più bassa, però quando il virus colpisce persone fragili e anziane fa ancora male. Da cui il recente aumento di ricoverati in terapia intensiva e di morti». Il presidente della Società italiana di virologia ha messo in risalto che se la curva continua così il nostro sistema sanitario può reggere, ma è fondamentale tenere alta la guardia, limitando la vita sociale al necessario e avere cura dei soggetti deboli. A preoccupare è soprattutto il Mezzogiorno…



ARNALDO CARUSO: “AL SUD C’É IL RISCHIO LOCKDOWN”

Arnaldo Caruso ha evidenziato che oggi al Sud ci sono le praterie, dato che in passato il coronavirus ha circolato poco. E serve la massima attenzione per i molti anziani e per un sistema sanitario debole, tanto che non è possibile escludere il rischio lockdown, «in particolare in Campania». Per quanto riguarda il Nord, non si può ancora parlare di immunità di gregge – il giudizio del virologo – ma al momento c’è più resistenza. La situazione dei Paesi vicini preoccupa molto, con il pericolo di raggiungere gli stessi numeri della Francia: «È possibile, perché il virus sta dimostrando la sua stagionalità con un picco che potrebbe andare da novembre a marzo come l’anno scorso. Bisogna prepararsi altrimenti le disattenzioni si pagano». Arnaldo Caruso caldeggia di utilizzare la mascherina pressoché ovunque, mentre le scuole vanno lasciare aperte: «I bambini per fortuna non si ammalano e qualche contagiato è tollerabile. Se mai bisogna sensibilizzare sui comportamenti da tenere dentro e fuori le scuole, soprattutto nei confronti di genitori e nonni».

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