Vietato stressare il sistema sanitario o la pressione diventerà insostenibile: questo il monito di Arnaldo Caruso ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Il presidente della Società italiana di virologia ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus ed ha subito messo in risalto che potremo capire tra due settimane i veri effetti delle restrizioni di Natale e, dunque, valutare la possibile terza ondata di contagi.



Per Arnaldo Caruso in questo momento «è più prudente che il Paese rimanga in lockdown», invocando una chiusura totale in via precauzionale di almeno due settimane. Questo è il momento della massima allerta per la trasmissione dei virus respiratori, ha aggiunto l’esperto: «Dovremo avere il coraggio di prendere provvedimenti più severi non appena ci sarà una manifestazione di ripartenza dell’onda dei contagi».



ARNALDO CARUSO: “SCUOLE ANCORA CHIUSE”

Sarebbe opportuno un lockdown, come dicevamo, e guai a far ripartire la scuola. Arnaldo Caruso ha sottolineato che la scuola in sé non è un problema, ma il vero pericolo è legato alle possibili aggregazioni di genitori o studenti davanti agli edifici o sui mezzi di trasporto pubblico: «Al momento non ci sono controlli efficaci per evitare raggruppamenti di persone. Di conseguenza se si riaprono subito le scuole vanno fatte rispettare le misure di distanziamento fisico anche all’uscita degli edifici e sugli autobus. Diversamente, ci sarà un’ulteriore diffusione del virus. Purtroppo i cittadini non si sono dimostrati abbastanza responsabili verso se stessi e gli altri in mancanza di un lockdown duro, vanificando gli sforzi di apertura della politica».

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