CHI È ARNOLDO MONDADORI

Nato a Poggio Rusco, nel mantovano, il 2 novembre del 1899, Arnoldo Mondadori ha scritto pagine importanti della storia dell’editoria. Lui, infatti, è tra i più grandi editori italiani grazie alla fondazione della notissima casa Arnoldo Mondadori Editori, creata da zero e diventata – a partire dagli anni Sessanta – una delle più grandi etichette italiane.



Fratello di Bruno e padre di Alberto e Giorgio, Arnoldo Mondadori è passato alla storia con un soprannome legato alle sue origini mantovane. Parliamo di Incantabiss, cioè incantatore di serpenti. Nessuna connotazione negativa, sia chiaro, ma un plauso alla sua abile eloquenza. Impiegato in una drogheria e in piccole faccende private del suo datore di lavoro, si guadagnò sul campo il simpatico soprannome per la sua parlantina suadente e persuasiva. Poi, lavorò come garzone, scaricatore e venditore ambulante, per poi iniziare a lavorare in una tipografiea, dove stampò per la prima volta un proprio giornale di propaganda socialista, “Luce”.



ARNOLDO MONDADORI, LA NASCITA DELL’IMPERO EDITORIALE

Nel 1911 Arnoldo Mondadori conobbe Tomaso Monicelli, padre del futuro regista Mario, che l’anno dopo fondò La sociale, embrione della futura casa editrice Mondadori. Arnoldo nel 1913 sposò la sorella di Tomaso, Andreina, e poi pubblicò la prima collana della casa dedicata alla letteratura per ragazzi, “La lampada”. Dopo aver aperto un suo stabilimento tipografico, Mondadori fondò una sua casa indipendente specializzata in libri per la scuola – “La scolastica, appunto” – proseguendo la sua coraggiosa attività imprenditoriale anche nel corso della Prima guerra mondiale. Intuì, inoltre, le grandi potenzialità di Gabriele D’Annunzio, reduce dall’impresa fiumana. Insieme a lui, entrarono nella cerchia scrittori del calibro di Trilussa, Pirandello, Ada Negri e Panzini.



Poi il trasferimento da Verona a Milano, seguito dall’acquisto dei diritti dell’Enciclopedia dei ragazzi, un grande successo editoriale. La nascita del genere giallo contribuisce al successo della testata editoriale, poi il periodo fascista e la ripartenza, rafforzata dalla pubblicazione del periodico panorama. Nel 1965 la nascita della collana gli “Oscar Mondadori”, e ancora i grandi successi editoriali della fine degli anni Sessanta. Arnoldo Mondadori morì 81enne l’8 giugno 1971 e decise di far costruire una tomba di famiglia al Cimitero Monumentale di Milano.