Arrestati gli autori del furto al figlio di Salvini

La Polizia di Stato, con la coordinazione della Procura di Milano, ha arrestato i due autori del furto ai danni di Federico Salvini, il figlio 19enne del leader della Lega, Matteo Salvini, avvenuto lo scorso 26 dicembre. L’ordinanza d’arresto dei due giovanissimi rapinatori è stata firmata dal gip Domenico Santoro, riferisce La Stampa, sotto richiesta del pubblico ministero Barbara Benzi.



I due rapinatori del figlio di Matteo Salvini, attualmente sotto arresto, sono entrambi di origine egiziana ed avrebbero 21 e 26 anni. Comparsi davanti alla vittima, il 21enne egiziano è stato riconosciuto come l’autore materiale del furto ai danni del giovane, ovvero colui che l’avrebbe minacciato ed intimato a consegnarli il cellulare. Il 26enne, invece, nel furto avrebbe svolto il ruolo di palo. Non è ancora chiaro, infine, a quanto ammonterà la pena che gli verrà assegnata, mentre non sarebbe neppure chiaro in quali circostanze siano stati arrestati i due autori del furto ai danni del figlio di Salvini, Federico, seppur cruciale potrebbe essere la fotografia che un commerciante gli ha scattato la notte del furto.



Cosa è successo al figlio di Salvini

Il furto ai danni del figlio di Matteo Salvini è avvenuto lo scorso 23 dicembre attorno alle 21 in zona Bande Nere, nella parte ovest di Milano. Minacciato con il coccio di una bottiglia, il ragazzo aveva consegnato ai rapinatori il suo cellulare. Subito dopo avrebbe allertato il padre che, con l’ausilio della sua scorta, avrebbe allertato a sua volta le Forze dell’Ordine. Il ragazzo, sporgendo denuncia, aveva detto che i due rapinatori erano probabilmente di origine nordafricana.

Fortunatamente in occasione del furto, il figlio del leader della Lega, Salvini non aveva riportato nessuna ferita ed i rapinatori si sarebbero allontanati subito dopo la consegna del telefono. Questo sarebbe, infine, a quanto riporta il Fatto Quotidiano, stato nascosto dai due egiziani all’interno di un parrucchiere, all’insaputa del titolare dell’esercizio, poco distante dalla zona del furto. Il titolare avrebbe, dunque, scattato una foto ai due egiziani che, il giorno dopo la rapina ai danni del figlio di Salvini, sono tornati a cercare il telefono. Questo, assieme alla foto, è finito nelle mani della Polizia, che infine è riuscita a trarre in arresto i due rapinatori.