Lo studente che lunedì mattina ha accoltellato la sua professoressa di Storia, Elisabetta Condò, all’istituto Alessandrini di Abbiategrasso (Milano) è stato arrestato per tentato omicidio aggravato. La convalida dell’arresto è attesa per mercoledì. Intanto il 16enne è ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria infantile del San Paolo di Milano. L’ospedale ha fatto sapere, come riportato dal Corriere della Sera, che non è stata fatta alcuna diagnosi, ma sono in corso gli accertamenti clinici del caso. Invece, secondo Repubblica è stato riscontrato un disturbo paranoide. Inoltre, ha una lieve ferita alla testa, che si è procurato da solo con il coltello dopo aver aggredito l’insegnante, come da lui confermato nelle poche parole dette al personale sanitario.
Invece, la professoressa è stata ricoverata all’ospedale di Legnano ed è stata sottoposta ad un intervento al polso per la ricostruzione dei tendini. La docente ha riportato tre ferite alla testa di 20 centimetri con fratture alle ossa parietali, una ferita sopraclaveare da punta di 10 centimetri, lesioni all’avambraccio destro di 15 centimetri con interessamento di nervi, tendini e arteria ulnare. La prognosi è di almeno 35 giorni.
RISCONTRATE GROSSE FRAGILITÀ DURANTE VISITA
Stando a quanto riportato da Il Giorno, sono state riscontrate grosse fragilità nel corso della visita specialistica a cui è stato sottoposto il 16enne di Abbiategrasso ieri pomeriggio. Per questo è stata imposta la permanenza dello studente nel centro clinico. Inoltre, c’è il rischio che possa reiterare i gesti autolesionistici già compiuti subito dopo aver ferito con diverse pugnalate l’insegnante. Dunque, il provvedimento restrittivo è stato formalizzato nella tarda serata di lunedì, dopo la delicata operazione chirurgica a cui è stata sottoposta l’insegnante per la ricostruzione dei tendini lesionati da uno dei fendenti del 16enne. Quest’ultimo, secondo quanto riportato da Repubblica, si sarebbe chiuso nel silenzio dopo l’aggressione alla professoressa di Storia, ma per gli investigatori il movente dell’aggressione è legato alla rabbia che provava per la docente, che di recente gli aveva segnato diverse note sul registro. Nel complesso, lo studente ne aveva ricevute 6, tutte per rendimento e motivi disciplinari.